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ALPS BENCHMARKING - INSIEME PER CRESCERE

CAPITOLO 3

Nota metodologica

Il presente Rapporto nasce con l’obiettivo di raccogliere e sistematizzare informazioni quantitative e qualitative relative ai territori alpini italiani afferenti alle Camere di Commercio aderenti al progetto “Alps Benchmarking”: Aosta, Belluno, Bolzano, Cuneo, Sondrio, Trento e Verbano-Cusio-Ossola. E’ opportuno evidenziare che per Cuneo dati e riferimenti sono per questa prima elaborazione del report solo parziali ma che verranno integrati in modo più completo per una più articolata edizione del rapporto da realizzarsi a breve (e certamente in vista della Giornata dell’economia 2013). La realizzazione e l’avvio del progetto, come anticipato, hanno seguito l’iniziativa della Camera di Commercio di Sondrio e trovato spunto nello “Statuto Comunitario per la Valtellina”, opera del Professor Alberto Quadrio Curzio che ha proposto le linee di uno sviluppo di qualità per la provincia di Sondrio, sulla base dei principi di sussidiarietà, solidarietà e sviluppo sostenibile. L’obiettivo proposto è che la provincia di Sondrio di fatto diventi “valle alpina lombardo europea nel XXI secolo”, anche attraverso attività di confronto per posizionare e favorire il miglioramento del contesto locale, con confronti e sinergie fra aree geografiche simili: ecco quindi lo spunto alle attività di benchmarking territoriale per le aree alpine e allo sviluppo di Alps Benchmarking.

 

All’interno del progetto di benchmarking avviato con le Camere di Commercio alpine, nel corso dell’incontro tecnico tenutosi a Sondrio in febbraio 2012 è stata condivisa una proposta operativa predisposta da Sondrio per un’azione congiunta sul tema del benchmarking territoriale, che in sintesi prevede la condivisione di un sistema di indicatori, la realizzazione di rapporti di benchmarking congiunti, la condivisione di best practices su tematiche di interesse comune e la progressiva apertura a confronti europei. Il presente rapporto segue alla realizzazione, da parte di ogni Camera, ciascuna secondo le proprie modalità, di una sezione sul benchmarking all’interno delle Relazioni economiche presentate nel corso dell’annuale appuntamento della Giornata dell’Economia.

 

Alps Benchmarking è diventata così un’iniziativa fondata sulla collaborazione fra province affini, geograficamente simili e disponibili a mettere in comune esperienze per individuare progettualità che diano nuovo impulso all’economia della montagna. La collaborazione fra Camere alpine, articolata in una serie di incontri in programma a cadenza regolare, prevede di occuparsi di approfondimenti su temi specifici di interesse montano (settore agroalimentare e lattiero caseario, filiera foresta-legno-energia, turismo, efficienza energetica, edilizia sostenibile, frutticoltura, innovazione e apertura verso i mercati esteri…).

 

Nella parte del progetto dedicata alla raccolta di dati su aspetti riguardanti i molteplici temi individuati, per il confronto territoriale si è concordato di fare riferimento alle aree tematiche e sottoaree proposte dal Professor Quadrio Curzio rispetto alle quali già numerosi approfondimenti, verifiche ed estensioni erano state effettuate nel quadro della progressiva implementazione dello Statuto a livello locale di provincia di Sondrio. Le cinque aree tematiche base per il confronto sono, come già ricordato: Società, Istituzioni, Economia, Ambiente Territorio e Infrastrutture. Per ciascuna area vengono individuate anche delle sottoaree, ognuna delle quali poi ha degli indicatori di riferimento specifici, per consentire un’analisi più mirata e definita. La tabella1 seguente propone l’elenco di aree sottoaree e indicatori utilizzati nel lavoro di analisi ed elaborazione.

 

Condivisi gli indicatori e l’opportunità del loro utilizzo con tutti i partners del progetto si è deciso di affidarsi all’Istituto Guglielmo Tagliacarne per poter avere dati in serie storica, accessibili e confrontabili per tutti i territori e per i diversi indicatori di riferimento individuati. Il supporto dell’Istituto Tagliacarne, già di riferimento per la rete delle Camere di Commercio diventa così importante nel permettere di disporre di dati omogenei e confrontabili per descrivere l’evoluzione dei confronti avviati nel corso del 2012 all’interno di Alps Benchmarking. Accanto alla messa a disposizione di dati è opportuno segnalare poi che è in corso di realizzazione una piattaforma web quale sistema informativo aggiornato agile e accessibile da tutti i territori per la realizzazione di una base dati integrata, e in aggiornamento continuo, quasi in tempo reale.

Come si accennava, i dati quantitativi da soli permettono di offrire uno spaccato importante ma comunque parziale delle realtà messe a confronto: è per questo motivo che accanto all’importante confronto sui dati sono state aggiunte valutazioni qualitative fornite da ogni territorio rispetto ad elementi e situazioni specifiche, per permettere di connotare e spiegare pertanto in modo più preciso determinate realtà e condizioni locali sulla base di una conoscenza specifica del territorio di riferimento (un esempio è offerto ad esempio dai distretti industriali presenti in alcune aree montane che presentano propensioni all’export molto elevate rispetto agli altri territori e anche alle medie di confronto con aree legate al Nord Italia). A questo proposito sono stati utilizzati form specifici di indagine e confronto con la possibilità di offrire commenti di carattere qualitativo, particolarmente significativi in un quadro che possa integrare al meglio i dati, da una parte, e interpretazioni e valutazioni degli stessi, dall’altra.

 

Aspetto fondamentale del progetto e conseguentemente del presente rapporto è la volontà di raccogliere e catalogare, su temi di interesse specifico, esempi, esperienze e buone prassi riferite ai diversi territori, con lo scopo di condividere problematiche e soluzioni condividendo modelli di riferimento che in altri contesti si sono rivelati vincenti. Il form utilizzato per la catalogazione ha messo in luce per ogni esperienza raccolta i seguenti aspetti, di carattere quantitativo e qualitativo per fare un quadro preciso di ogni esperienza proposta:

- Area tematica e caratteristiche principali

- Soggetti responsabili

- Altri soggetti coinvolti

- Costi (e quota fra pubblico e privato)

- Presupposti necessari per la realizzazione sul territorio

- Risultati raggiunti

- Obiettivi futuri

- Difficoltà riscontrate ed eventuali errori commessi

- Quali condizioni di riproducibilità

 

Dall’attività congiunta, dal team work, dalla condivisione di valutazioni ed interessi, i Presidenti delle Camere di Commercio coinvolte, insieme anche ai responsabili delle Aree di studio e analisi territoriali, hanno deciso di avviare i confronti sulle seguenti tematiche:

- Settore lattiero-caseario (tema approfondito nel meeting di Trento del 18 maggio 2012)

- Internazionalizzazione (Tema individuato e approfondito fra i responsabili delle aree studio e analisi territoriale nell’incontro del febbraio 2012 a Sondrio)

- Filiera bosco-legno-energia (oggetto dell’ incontro ad hoc di Bolzano del settembre 2012).

 

In modo specifico è possibile evidenziare alcune motivazioni che hanno portato a scegliere tali tematiche fra i primi argomenti di interesse condiviso.

 

Per quanto riguarda il tema dell’internazionalizzazione, il difficile momento congiunturale che stiamo attraversando, ha ancora di più messo in evidenza il ruolo chiave dell’apertura sui mercati esteri come possibilità di agganciare una ripresa che all’interno si farà attendere a causa dell’incertezza e contrazione della domanda interna. Innovazione e internazionalizzazione rappresentano, infatti, strategie di crescita importanti per poter guardare avanti e oltre la crisi. Si tratta di linee di sviluppo chiave per le imprese, ma che spesso le imprese da sole non riescono ad intraprendere richiedendo il supporto di enti ed istituzioni (quali la Camera di Commercio) le quali mettono a disposizione competenze e contributi per agevolare una maggiore presenza in questo senso.

 

Relativamente, invece, al settore lattiero-caseario, si tratta di un settore che interessa tutte le aree coinvolte e richiama l’identità alpina, il forte radicamento del settore stesso e la tradizione che contraddistingue il lavoro in alpeggio e la trasformazione del latte in prodotti alimentari tipici. Ci si è avvalsi di esperti presenti sul territorio, molti dei quali presenti al meeting di Trento, per permettere una ricostruzione di tutte le caratteristiche del settore, ivi inclusa una SWOT analysis volta a mettere in luce punti di forza e debolezza e approfondimenti delle caratteristiche del settore anche nella sua evoluzione nel tempo. Accanto a questo, il coinvolgimento di esperti per settore ha risposto anche alla volontà di favorire una messa in rete a più livelli: non solo fra Camere di Commercio ma anche fra esperti in un’ottica di rete ancora più operativa.

In ottica di collaborazione attiva, sotto il coordinamento scientifico della Camera di Commercio di Sondrio, è opportuno evidenziare che questo primo rapporto è frutto della collaborazione fra le diverse strutture di studio e analisi afferenti ai diversi territori: ogni struttura, infatti, si è occupata di redigere una sezione del rapporto, analizzando in forma sintetica i dati disponibili per l’area tematica di specifica competenza. In particolare si è valutato opportuno inserire, a conclusione di ogni sezione, un grafico a “radar” (o a diamante) per avere una visione ancor più sintetica per gli indicatori più significativi e confrontarli rispetto alle varie dimensioni territoriali, anche se questo metodo – è opportuno ricordarlo - può essere soggetto ad alcune limitazioni (soprattutto nel caso di un insieme di territori non perfettamente omogenei, dove i valori dei territori più grandi influenzano quelli dell’area complessiva di confronto). Da un punto di vista meramente operativo segnaliamo che per costruire il grafico è stato associato un indicatore ad ogni vertice della figura, con 100 pari al valore dell’Area Vasta (il totale dei territori alpini coinvolti, tratteggiato); successivamente è stato inserito il dato relativo ad ogni indicatore per ogni territorio. Il risultato finale è la possibilità di avere in modo immediatamente confrontabile i dati di ciascun territorio evidenziando punti deboli e punti di forza (cosiddette punte di diamante).

Figura 1: Aree tematiche, sotto-aree e sintesi degli indicatori. Fonte: elaborazione CCIAA alpine

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NOTE

  • 1 Nell'appendice al presente volume sono proposte le tabelle di sintesi con i valori resi disponibili, area per area e territorio per territorio. Nel tempo, sarà possibile osservare il cambiamento dei singoli indici rispetto agli anni precedenti, per valutare il grado di miglioramento/peggioramento delle caratteristiche legate agli indicatori specifici. Sarà possibile inserire anche indicatori d'impatto legati all'implementazione di possibili iniziative mutuate da altri territori grazie alla condivisione di best practices su temi specifici.