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Relazione sull'andamento economico della provincia di Sondrio - 2011

CAPITOLO 13

Turismo

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Nell'ambito del turismo l'integrazione fra molteplici elementi e potenzialità legati al territorio, alla natura, al paesaggio, all'enogastronomia (solo per citarne alcuni) diventa sempre più occasione importante per rafforzare l'attrattività del sistema facendo leva su un marketing territoriale mirato ed integrato. Sapendo bene che ormai è improprio parlare di turismo, ma è molto più opportuno parlare di turismi di tipo diverso, valorizzando tutta l'offerta turistica disponibile nel suo insieme, in uno stesso sistema avere la possibilità di sfruttare elementi di attrazione diversi può rafforzare la domanda di turismo. Nello stesso tempo, puntare su una valorizzazione del turismo diventa occasione per rafforzare la competitività di un territorio su più fronti: si pensi solo ai forti legami con infrastrutture, collegamenti, agroindustria, edilizia, manifatturiero e terziario, come evidenziato anche nello Statuto Comunitario. Tutto ciò trova applicazione con riferimento alla provincia di Sondrio, che è tradizionalmente vocata al turismo e che nel 2011 ha costituito il Consorzio per la Destinazione Turistica Valtellina come innovativo modello di governance del settore, nato per promuovere in modo strategico e sinergico il sistema turistico locale.

Considerando la concentrazione delle imprese per settore, il turismo rappresenta un settore chiave per la provincia di Sondrio: il 10,8% delle imprese attive in provincia a fine 2011 svolge attività nel campo dell'alloggio e ristorazione", le aziende "core" di questo settore e quelle più facilmente ascrivibili ad esso. Il comparto comunque non si esaurisce qui e a queste vanno aggiunte imprese che offrono servizi e attività che si collocano nell'indotto che il turismo genera. Tali imprese registrano un aumento dello 0,7% che, seppur contenuto nel numero, rappresenta un incremento di notevole importanza all'interno di un quadro economico difficile. Se osserviamo i dati di stock relativi alle imprese del settore turistico e degli alloggi e ristorazione a fine 2010 le imprese attive sono 1.648, cioè 8 in più rispetto al 2010, quando le imprese attive in quel campo erano ancora una volta aumentate di 8 unità.

Il sistema turistico locale presenta numeri di offerta ricettiva molto importanti: per dare il quadro della situazione osserviamo subito che, riguardo agli alberghi, sul territorio si trovano 365 strutture, di cui il 55% di categoria tre stelle. Il numero di camere complessive disponibili è di 8.568, in leggera diminuzione rispetto al 2010 (-1,23%), mentre il numero di posti letto passa dai 16.870 del 2010 ai 16.647 del 2011 (-1,32%). Considerando anche le strutture extra - alberghiere il totale dei posti letto è pari a 18.813; si registra una diminuzione di circa 200 posti letto complessivi rispetto al 2010 (quando erano 19.036), pari a -1,32% sul totale. Complessivamente il numero medio di presenze annue si aggira intorno ai due milioni[1].

Se si osservano i dati relativi al 2011[2] (sia pur ancora provvisori), nel confronto con il 2010 si nota che, nonostante il periodo di crisi, arrivi e presenze aumentano: gli arrivi crescono del 4,2% rispetto al 2010 (quando erano aumentati del 2% rispetto all'anno prima) e le presenze dell'1% (mentre nel 2010 avevano registrato una contrazione dello 0,6% circa). Gli arrivi totali alberghieri nel 2011 sono stati 568.462 ed erano stati 545.559 nel 2010. Le presenze alberghiere nel 2011 sono 2.018.739 a fronte di un dato che nel 2010 aveva registrato 1.998.587 (+1%). Sia per arrivi sia per presenze si registrano i valori più alti nel periodo considerato (vedi figura 13.1), che permette infatti di osservare l'andamento di arrivi e presenze alberghiere.

Figura 13.1 – Arrivi e presenze totali (alberghieri) – serie storica 2006/2011 (2011 dati provvisori).
Fonte: elaborazione CCIAA Sondrio su dati Provincia di Sondrio

 

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Per poter meglio apprezzare la dinamica relativa ad arrivi e presenze, viene proposta la figura 13.2, che mette in luce da un lato le componenti stagionali e dall'altra permette di vedere i trend di lungo periodo. Osservando l'andamento di arrivi e presenze si nota una forte stagionalità: i picchi sono normalmente concentrati nel primo trimestre dell'anno a conferma del fatto che negli anni la maggior concentrazione di turisti si ha sempre nel periodo invernale: la neve e gli sport invernali sono sempre elemento di richiamo primario nel turismo valtellinese. Tale elemento di richiamo si evidenzia in particolar modo nelle presenze: i turisti si trattengono di più nelle località turistiche in inverno invece che in estate quando anche gli arrivi sono comunque più contenuti che nel periodo invernale. La permanenza media dei turisti durante la stagione invernale è molto più alta rispetto a quella estiva. Per la prima, infatti, si hanno dei valori che fra il 2006 e il 2011 rimangono costanti intorno a 4,6 giorni, mentre per la seconda i valori sono intorno ai 3,4 giorni. Su questo fronte, quindi, si aprono spazi per politiche specifiche di sistema per una destagionalizzazione del turismo, sia per la stagione estiva sia su tutto l'arco dell'anno agendo su strategie di richiamo che rafforzino l'integrazione e l'offerta di qualità nei servizi e elementi di attrazione e promozione distribuiti nell'arco dell'anno. Da un punto di vista di trend di lungo periodo, le linee tratteggiate, che annullano l'effetto delle componenti stagionali, permettono di evidenziare andamenti sostanzialmente stabili sia per gli arrivi sia per le presenze.

Figura 13.2 – Arrivi e presenze totali (alberghieri) – serie storica 2007/2011 (2011 dati provvisori). Dati trimestrali. Fonte: elaborazione CCIAA Sondrio su dati Provincia di Sondrio

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Considerando la ripartizione dei turisti fra italiani e stranieri, si rileva che gli italiani nel 2011 sono stati il 67% dei turisti totali in provincia, mentre negli anni passati rappresentavano circa il 70% del totale. La quota degli italiani, quindi, registra un calo, in particolar modo per le presenze. Infatti, nell'ultimo anno si registra un aumento negli arrivi, ma una ulteriore contrazione nelle presenze: gli arrivi di turisti italiani aumentano dell'1,1% rispetto al 2010 mentre le presenze, che l'anno precedente si erano contratte molto leggermente (-0,2%) nel 2011 hanno registrato una netta contrazione, pari al 3,27%. Tale contrazione può trovare una spiegazione nelle vacanze più brevi, "mordi e fuggi" che spesso da località non troppo lontane portano a trascorrere week-end fuori porta; inoltre, l'effetto della crisi sui consumi verosimilmente ha comportato non una rinuncia a momenti di vacanza, però una netta riduzione della loro durata.

Figura 13.3 – Arrivi e presenze totali (alberghieri) – serie storica 2006/2011 (2011 dati provvisori). Turisti italiani. Fonte: elaborazione CCIAA Sondrio su dati Provincia di Sondrio

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Di riflesso, la quota di turisti stranieri sul totale è aumentata negli ultimi anni. Anche gli stranieri registrano incrementi negli arrivi, molto più consistenti (+11,1%) rispetto a quelli registrati dai turisti italiani; per gli stranieri crescono in modo significativo anche le presenze (+7,7%). Nel 2011 gli stranieri rappresentano il 32,8% degli arrivi e il 41,5% delle presenze.

Figura 13.4 – Arrivi e presenze totali (alberghieri) – serie storica 2006/2011 (2011 dati provvisori). Turisti stranieri. Fonte: elaborazione CCIAA Sondrio su dati Provincia di Sondrio

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Per apprezzare meglio la dinamica relativa ad arrivi e presenze di italiani e stranieri riteniamo opportuno osservarne la dinamica per trimestre, per evidenziarne specificità di natura stagionale e linee di tendenza di lungo periodo (figura 13.5 e figura 13.6). La figura 13.5 mostra che gli arrivi di italiani in ogni trimestre sono sempre superiori a quelli dei turisti stranieri; invece ciò non accade per le presenze (figura 13.6). In modo specifico nel periodo invernale le presenze straniere superano in modo evidente e già da anni le presenze di italiani a causa di una permanenza media superiore, generalmente legata alla effettuazione di settimane bianche nelle località turistiche. Nel resto dell'anno, invece, arrivi e presenze di stranieri sono decisamente più ridotti. Le linee tratteggiate permettono, poi, di avere un'idea sulle tendenze di lungo periodo al netto delle componenti stagionali. Riguardo al trend degli arrivi si osserva una situazione di sostanziale stabilità per gli italiani da un lato e di crescita per gli stranieri dall'altro avviatosi all'inizio del 2011. Per le presenze, la linea di tendenza mostra un leggero rallentamento per le presenze italiane ed un aumento per quelle straniere con un leggero avvicinamento fra le due curve di trend.

Figura 13.5 – Arrivi (alberghieri) – serie storica 2007/2011 (2011 dati provvisori). Turisti italiani e stranieri. Fonte: elaborazione CCIAA Sondrio su dati Provincia di Sondrio

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Figura 13.6 – Presenze (alberghiere) – serie storica 2007/2011 (2011 dati provvisori). Turisti italiani e stranieri. Fonte: elaborazione CCIAA Sondrio su dati Provincia di Sondrio

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La permanenza media (media annuale), descritta in figura 13.7, mostra un andamento comune alle categorie di turisti (italiani e stranieri) sottolineando la progressiva riduzione dal 2005 in avanti. Solo per i turisti stranieri si è registrato un aumento nel numero di giorni di permanenza medi tra il 2006 e il 2008 prima di una nuova diminuzione. Nel 2011 il numero medio di giorni trascorsi nelle località turistiche della provincia è stato di 3,5 giorni, in ulteriore erosione rispetto al 2010 quando il valore era 3,66; per gli italiani il dato è di 3,1 giorni (era 3,31 nel 2010) mentre per gli stranieri 4,5 giorni (era 4,64 nel 2010). Se questo dato viene scomposto in base alla stagione (estiva o invernale) si evidenzia come in estate i turisti si fermino solo 3 giorni (3,04) mentre in inverno il numero di giorni salga arrivando a superare i 4 (4,35). Tali dati mostrano anch'essi una diminuzione marcata soprattutto per i mesi estivi, periodo in cui oggi, rispetto al 2003, gli ospiti si fermano un giorno in meno (il 25% circa in meno rispetto al 2003). Le componenti che spiegano permanenze più brevi si legano da un lato a volontà e necessità di effettuare vacanze più brevi anche a seguito della contrazione del reddito disponibile a seguito della crisi economica. L'aumento degli arrivi e presenze straniere, per quanto con una permanenza media che si erode leggermente rispetto al 2010, evidenzia il richiamo che il sistema valtellinese ha verso turisti di altre nazionalità, pur evidenziando anche criticità di natura strutturale (ad esempio di natura infrastrutturale) che possono incidere nelle scelte dei turisti, sia italiani sia stranieri.

Figura 13.7 - Permanenza media e permanenza italiani e stranieri – serie storica 2005/2011 – 2011 dati provvisori. Fonte: elaborazione CCIAA Sondrio su dati Provincia di Sondrio

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Nel quadro degli elementi su cui puntare e da rafforzare per migliorare le attività di marketing territoriale e l'attrattività del territorio è opportuno considerare quali mercati esteri siano principalmente presenti nelle strutture alberghiere del sistema locale.

La figura 13.8 descrive la distribuzione percentuale per i principali Paesi di provenienza dei turisti stranieri. Come già osservato in precedenti edizioni della presente relazione, negli ultimi anni si è verificata una diminuzione della presenza di turisti tedeschi e inglesi (nel 2011 rappresentavano il 12% e il 7%, una quota quasi dimezzata rispetto al 2004) a favore di un aumento di turisti polacchi (15%), cechi (13%) e russi (6%). Rispetto al 2010 resta costante la quota di turisti dalla Polonia, mentre si riduce di due punti percentuali la quota dei turisti provenienti dalla Repubblica Ceca. I dati dicono, quindi, che i Paesi dell'est Europa sono i nuovi mercati sui quali le località turistiche della provincia di Sondrio si stanno proponendo intanto con successo negli ultimi anni. Un dato ancora di poco conto, ma che, se considerato all'interno delle dinamiche internazionali, può essere un primo passo per pensare a nuove strategie turistiche, riguarda l'aumento dei turisti cinesi che dai 301 del 2010 sono passati ai 730 del 2011 con un aumento del 142,5%. L'appetibilità del comparto turistico valtellinese resta confermata anche in un anno di crisi a livello globale.

Figura 13.8 - Presenza straniera – principali mercati – serie storica 2004/2011 (2011 dati provvisori).
Fonte: elaborazione CCIAA Sondrio su dati Provincia di Sondrio

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La modifica della clientela negli anni e la presenza su mercati diversi si lega anche alle nuove caratteristiche del turismo e a modalità di promozione prenotazione e fruizione del turismo sempre più diversi rispetto al passato. Rispetto ai mercati esteri, specie dei Paesi dell'est, si è puntato in modo particolare sulla promozione del comparto turistico invernale, soprattutto dello sci, che vede la Valtellina percepita soprattutto come destinazione per questo sport, cui abbinare, comunque nel periodo invernale, altre possibilità quali il termalismo e l'offerta enogastronomica, dove la provincia di Sondrio ai primi posti per numero di prodotti tipici e attenzione a qualità e tipicità.

Sul fronte delle infrastrutture, in particolar modo per il turismo invernale, è opportuno ricordare che in provincia di Sondrio sono attive nell'anno 2011/2012 oltre un centinaio di impianti di risalita (fra funivie e seggiovie) che richiedono impegni finanziari notevoli per la gestione. Ciò comporta difficoltà di estrema rilevanza dato anche un indebitamento che raggiunge livelli notevoli a causa di costi di realizzazione e gestione elevatissimi. Di conseguenza si registrano penalizzazioni anche sul fronte della competitività di determinati centri, per cui sarebbe auspicabile l'intervento di investitori esterni. E' importante sottolineare il ruolo chiave che giocano gli impianti per il turismo invernale; essi rappresentano il nucleo intorno a cui gravita economia del turismo invernale che richiederebbe quindi attenzione sul fronte delle politiche pubbliche (come per esempio riguardo alle politiche comunitarie relative agli aiuti di stato).

Ulteriore elemento di interesse è che nel rapporto sul turismo italiano 2010-2011 da parte dell'Osservatorio sul turismo della montagna è stato intanto valutata l'intensità delle abitazioni di vacanza nelle province alpine di Aosta, Sondrio, Belluno, Trento, e Bolzano. La figura 13.9 evidenzia la concentrazione di seconde case che caratterizza Aosta e Sondrio mentre mette in luce che il sistema turistico di Bolzano è molto più concentrato sulla ricettività alberghiera più che extraalberghiera. Fra le criticità rilevabili nel contesto turistico valtellinese, quindi, è possibile considerare la questione degli impianti, citata sopra, e quella della necessità di riequilibrare il rapporto fra ricettività alberghiera ed extralberghiera a favore della prima.

Figura 13.9 - Intensità delle abitazioni di vacanza nelle province alpine. Fonte: Osservatorio turismo della montagna

 

A livello più generale, e certamente non solo orientato agli stranieri, in un'ottica di destagionalizzazione e di sviluppo dell'attrattività per un'offerta turistica lungo tutto l'arco dell'anno, diventa critico proporre strategie sempre più integrate che combinino risorse diverse, sviluppino sinergie e rafforzino la qualità. Rispetto alla presenza del turismo valtellinese nei mercati esteri, è opportuno ricordare che, recentemente, la Camera di Commercio, in collaborazione con Destinazione Valtellina, Valtellina Turismo e Promos, ha voluto illustrare agli operatori opportunità di sostegno all'internazionalizzazione delle imprese, realizzate sia all'interno dell'Accordo di Programma "Competitività" fra sistema camerale e Regione Lombardia sia autonomamente dalla Camera di Commercio stessa.

Sono state presentate in particolare le possibilità di contributi a fondo perduto alle aziende esportatrici della provincia di Sondrio per la partecipazione a fiere internazionali in Italia, i voucher per l'internazionalizzazione delle micro piccole e medie imprese lombarde 2012 e le possibilità di avere contributi per realizzare strumenti per l'internazionalizzazione, oltre a i progetti promozionali all'estero specifici per il turismo. Nel corso dell'incontro è stato deciso di realizzare una missione estera esclusivamente dedicata alle imprese turistiche, in particolare verso il Benelux, nell'ottica di promuovere l'internazionalizzazione di tutte le imprese e anche la crescita dei flussi turistici esteri in mercati dove consolidare la presenza e in nuovi mercati.

I dati disponibili per un'analisi del sistema turistico permettono di fornire uno spaccato della situazione e della sua evoluzione negli ultimi anni, come offerto poc'anzi. E' comunque opportuno segnalare che nel quadro delle attività previste nel Protocollo d'intesa per l'attuazione del sistema di monitoraggio prefigurato nello Statuto sono allo studio modalità di rilevazione e integrazione di dati aggiuntivi che permettano di completare il quadro del turismo in Valtellina, ad esempio considerando l'utilizzo delle seconde case, i passaggi veicolari e l'utilizzo del treno, e aggiungendo elementi di carattere qualitativo a quelli tipicamente quantitativi.

Le tendenze in atto nel turismo

Stando a quanto rilevato dall'osservatorio della montagna, i trend turistici dell'ultimo biennio affermano un ulteriore aumento dei soggiorni brevi a scapito di soggiorni settimanali (in genere settimane bianche nelle località sciistiche). Di conseguenza è necessario che le strutture ricettive siano sempre più presenti nei vari canali distributivi, anche e sempre più su internet, e che si sfruttino le varie piattaforme di e-commerce ed e-business relative per intercettare questo tipo di domanda turistica, che si muove sempre più last minute.

Si rileva anche una crescente richiesta di maggiore flessibilità a trecentosessanta gradi, dalle date di prenotazione agli orari più lunghi, che richiedono flessibilità anche da parte degli operatori. Deve trattarsi di una maggiore flessibilità che però non può andare a discapito della qualità che deve sempre più essere obiettivo da raggiungere in un'integrazione fra risorse. Nel contesto valtellinese è importante che gli operatori turistici non ritengano i mercati dei Paesi dell'est interessanti per competervi sul fronte del prezzo, ma è importante che tutti, insieme, agiscano attraverso servizi e prodotti di qualità che possano fare da elemento di richiamo per turisti da aree di mercato più vaste, e con capacità di spesa più alta, facilitando anche una maggiore integrazione con altri settori. La ricerca e l'offerta della qualità, su cui si ritiene sia opportuno puntare, va di pari passo al trend rilevato secondo cui i soggiorni anche brevi ma di eccellenza in strutture a 4 o 5 stelle aumenta. E' fondamentale che la qualità sia garantita perché il passaparola rimane importante e anche la reputazione online è facilmente inficiata da giudizi di turisti poco soddisfatti e la fedeltà del turista al luogo di vacanza è sempre più scarsa. Per competere è, quindi, necessario offrire uno spettro di opportunità diverse nella stessa area per una user experience che si possa ricordare e, quindi, raccontare ad amici e conoscenti o sulle piattaforme online che raccolgono giudizi. In provincia di Sondrio il turismo deve continuamente ricercare interazione con l'enogastronomia, le costruzioni e il terziario, soprattutto quello avanzato, vista la possibilità di sviluppare significative sinergie. Di fondamentale importanza è il ruolo del Consorzio Destinazione Valtellina, nato per comporre le esistenti frammentazioni e per la promozione di un'unica destinazione Valtellina, con una maggiore qualità percepita da fuori. E', infatti, necessario che sia la destinazione nel suo insieme a proporsi. Agendo come sistema si è più competitivi; in questo senso diventano importanti per esempio anche attività di sensibilizzazione degli amministratori locali su temi soft sempre legati all'attrattività, quali l'arredo urbano e la pulizia per la percezione di "destinazione di qualità". Agire in questo senso diventa strategico anche in vista di appuntamenti internazionali di rilievo, quale EXPO 2015.

A livello generale, un'altra tendenza in atto è quella che in fatto di ospitalità vincono le località che hanno investito in servizi e strutture ricettive di alto livello e dove sono state effettuate importanti ristrutturazioni. Sotto questo profilo, pensando alla provincia di Sondrio, potrebbe essere di interesse concentrare le attenzioni dello sviluppo turistico verso un turismo ecosostenibile. Ciò vorrebbe dire proporre e incentivare attività di natura ecocompatibile sul territorio proponendo anche azioni di sensibilizzazione ed informazione, rivolgendosi ad una clientela interessata al rispetto e alla tutela e promozione dell'ambiente. Per la provincia di Sondrio ciò significherebbe decidere di puntare su un turismo di qualità, su una nicchia di mercato specifico, che potrebbe trovare sinergie anche in attività legate ad esempio all'edilizia sostenibile e/o allo sviluppo del protocollo di efficienza energetica sottoscritto di recente in provincia e che vuole rappresentare un marchio distintivo per la Valtellina. Integrare questi aspetti con il turismo potrebbe offrire prospettive di competitività nuove rispetto ad altri territori in un sistema coeso e non frammentato. Tanto più si collabora tanto meglio si riescono a ottenere risultati positivi nella promozione verso l'esterno del settore turistico, quale bene non delocalizzazibile, vocazione del territorio e elemento su cui puntare per innovazione e aggregazione.

Avendo come obiettivo l'attrattività del territorio è noto il ruolo che da anni gioca il marchio Valtellina, rispetto a qualità, integrazione e trasversalità fra settori. A questo oggi si aggiunge anche il già citato disciplinare di responsabilità sociale locale, iniziativa unica nel suo genere in Italia, che nasce con l'obiettivo di promuovere una cultura imprenditoriale orientata alla responsabilità sociale con attenzione ai principi dello sviluppo sociale, culturale, della tutela ambientale e della valorizzazione delle persone e della conoscenza, nel pieno rispetto delle tradizioni e delle tipicità del territorio. A ciò si aggiunge da un lato la volontà di creare un'economia locale che cresca secondo uno sviluppo sostenibile di qualità e che pur mantenendo le tradizioni sia aperta all'innovazione e dall'altro la volontà di promuovere la reputazione delle imprese attente ai valori della responsabilità sociale e nello stesso tempo direttamente coinvolte in azioni che mirano alla crescita del benessere economico, sociale, culturale ed ambientale del proprio territorio.

Se volesse muovere verso una dimensione più sostenibile, il turismo valtellinese potrebbe, quindi, decidere di puntare sui propri punti di forza sfruttando poi le opportunità offerte dall'innovazione. In questo ambito a livello europeo notevole interesse rivestono sistemi di mobilità e comunicazione innovativa che possono contribuire a rendere il turismo in aree montane e rurali più "intelligente" e più attrattivo, e di cui spesso ancora - anche da parte degli addetti ai lavori nel turismo - non si conosce il potenziale. L'innovazione in questi ambiti può così contribuire a rendere il turismo più sostenibile da un lato e dall'altro a sviluppare un potenziale di crescita di nuovi mercati e anche di nuovi posti di lavoro, in una logica di partnership pubblico - privata che aiuti a passare da piattaforme informative a vere e proprie piattaforme mobili[3].

Il Consorzio Destinazione Valtellina e la Società Valtellina Turismo

Nel settembre 2011 ha preso ufficialmente avvio il progetto DMO - Destination Management Organisation - nato con l'obiettivo di favorire la crescita del sistema turistico provinciale creando una regia unica. Ciò è ritenuto strumento strategico in grado di coordinare gli sforzi di tutti gli attori all'interno di un percorso condiviso e di elaborare un piano operativo per rilanciare il turismo in Valtellina.

La nuova società in house costituita, "Destinazione Valtellina", ha dato di fatto inizio concreto alla DMO quale progetto volto appunto a gestire e coordinare l'offerta turistica della Valtellina, promosso da Provincia, Camera di Commercio, Consorzio Turistico, Comunità montane e associazioni di categoria. Si tratta di una nuova struttura operativa i cui compiti sono di programmazione delle attività e individuazione delle strategie di mercato. In modo specifico la Società si occupa del coordinamento del Sistema Turistico, della progettazione del Prodotto Turistico e della sua comunicazione. La società è al 100% pubblica (60% Provincia di Sondrio, 40% Camera di Commercio), con l'obiettivo di offrire un prodotto ed un servizio di qualità, come affermato dal Presidente di Destinazione Valtellina Mario Cotelli. Accanto alla parte pubblica, il 3 novembre 2011 è stato sottoscritto da molti rappresentanti dell'economia turistica di tutto il territorio, dall'Alta Valle alla Valchiavenna, presso l'Unione Commercio Turismo e Servizi, l'atto costitutivo di "Valtellina Turismo Società Cooperativa Consortile", il "braccio" privato e operativo del nuovo Sistema turistico provinciale. Le due strutture quella pubblica e quella privata operano in stretta sinergia per il rilancio del comparto turistico e per una promozione coordinata in tutto il territorio provinciale. Nel quadro delle attività svolte, è opportuno ricordare l'evento realizzato nella cornice dei Bagni di Bormio a gennaio 2012 chiamato Buy Valtellina che ha visto la presenza di 35 tour operator provenienti da 20 nazioni per due giorni di incontri commerciali con gli operatori dell'offerta valtellinese Per molti buyers si è aggiunta anche la possibilità di visitare per alcuni giorni il territorio, le strutture ricettive, i servizi e in alcuni casi chiudere contratti in varie località, da Madesimo a Livigno, da Aprica alla Valmalenco, da Bormio a S. Caterina. Si è trattato di un evento importante, dove forte è stata l'integrazione con i prodotti tipici come elemento distintivo della Valtellina. Possiamo ricordare che le nazioni rappresentate sono state: Olanda, Svezia, Norvegia, Germania, Finlandia, Spagna, Ungheria, Austria, Canada, Lettonia, USA, Estonia, Russia, Giappone, Regno Unito, Qatar, Emirati Arabi, Polonia e Italia.

 

Riferimenti nello Statuto Comunitario e confronti con le province alpine

Il turismo è settore di importanza cruciale nella provincia di Sondrio, vocazione del territorio riconosciuta nell'articolo 7 dello Statuto Comunitario. Nello specifico, lo Statuto considera il turismo fattore strategico per lo sviluppo sostenibile dell'economia e della società locale. Ciò vuol dire considerare il turismo e lo sviluppo turistico nelle sue molteplici interrelazioni in un'ottica di attenzione ad ambiente e paesaggio e alla qualità. Il turismo rappresenta un'attività chiave in tutti i territori alpini con cui sulla base delle indicazioni proposte dallo Statuto Comunitario si è avviato il confronto per muoversi verso uno sviluppo di qualità Volendo offrire qualche elemento di confronto, è possibile osservare la situazione di arrivi di turisti stranieri e italiani in ciascuno dei territori alpini.

Dalla figura è evidente come Bolzano e Trento confermino la dimensione decisamente superiore a quella degli altri territori. Si evidenzia anche in particolar modo a Bolzano una maggior presenza di turisti stranieri rispetto a turisti italiani per una quota di stranieri pari al 61% del totale. Anche nel Verbano-Cusio-Ossola la quota di turisti stranieri è molto superiore a quella degli italiani. Per Bolzano la lingua tedesca e la vicinanza all'Austria e ai mercati del centro Europa agevolano una maggiore presenza straniera; per Verbania le località turistiche del Lago Maggiore oltre a quelle montane sono un richiamo per i turisti e fanno sì che gli stranieri siano il 70,9% del totale (quota in crescita rispetto all'anno precedente quando erano il 68%).

Figura 13.a - Arrivi di italiani e stranieri per provincia alpina (alberghieri ed extra-alberghieri)- 2010. Fonte: Istat - Istituto Tagliacarne


Un altro elemento di differenziazione fra i sistemi turistici alpini è legato alla composizione dell'offerta ricettiva intesa anche come disponibilità di camere in alberghi a quattro o cinque stelle. Sotto questo profilo Verbania ha un hotel su tre che si colloca in queste categorie collegandosi a una tipologia di clientela, in gran parte straniera, che ricerca servizi di alto livello. Segue Aosta con una quota del 20,3% e successivamente si hanno Belluno (19,4%), Bolzano (18,7%), Trento (17,6%) e, infine, Sondrio (14,1%).

Sul fronte dell'offerta ricettiva è poi opportuno osservare, come accennato nel capitolo, che Bolzano è molto più concentrato, come sistema, sull'offerta alberghiera più che extralberghiera: a Bolzano ci sono 8,4 alberghi ogni mille abitanti (mentre lo stesso rapporto ad Aosta è 3,8 a Trento 2,9, a Sondrio 2,2, a Belluno 2,1 e a Verbano-Cusio-Ossola 1,5). Di riflesso, l'intensità delle abitazioni per vacanza nelle province alpine di Aosta, Sondrio, Belluno, Trento, e Bolzano mette Aosta e Sondrio ai primi posti per concentrazione di seconde case (255,9 e 228,6 per 1.000 abitanti rispettivamente), mentre a Bolzano il dato scende a 28,5 per mille abitanti riducendosi quasi di dieci volte.

Relativamente alla permanenza media dei turisti, la figura 13.b permette di osservare che ci sono differenze significative fra i diversi territori con la permanenza media maggiore registrata a Belluno (5,2 giorni) e quella più bassa registrata da Aosta (con 3,3 giorni). Sondrio si colloca in posizione intermedia.

Figura 13.b - Permanenza media nel complesso degli esercizi ricettivi nelle diverse province alpine - anno 2010. Fonte : Istat - Istituto Guglielmo Tagliacarne

 

Per completezza di confronto, quindi, proponiamo anche la figura 13.c che è relativa alle presenze turistiche alberghiere ed extra-alberghiere di italiani e stranieri nei diversi territori alpini.

Figura 13.c - Presenze di italiani e stranieri per provincia alpina (alberghiere ed extra-alberghiere)- anno 2010. Fonte : Istat - Istituto Guglielmo Tagliacarne

 

Come evidenziato, l'attività di promozione turistica e di marketing territoriale porta con sé la necessità di una sempre maggiore integrazione fra settori diversi e proposte diverse con l'obiettivo di richiamare turisti in tutto l'arco dell'anno. Grazie al progetto di collaborazione attiva avviato con gli altri territori alpini, l'attesa è quella di poter individuare e confrontare le migliori pratiche turistiche con particolare riferimento alle politiche che permettono di rafforzare l'attrattività del territorio. Anche il turismo è, infatti, uno dei temi chiave che già nell'incontro dei Presidenti del 9 febbraio 2012 a Sondrio è stato identificato come argomento di particolare interesse, per approfondimenti e riflessioni congiunte.

 

*

NOTE

  • [1] Questo dato medio è relativo alle presenze solo alberghiere

    [2] Per il 2011 i dati sono ancora provvisori; dati Provincia di Sondrio

    [3] Per i riferimenti europei a temi di innovazione anche nel turismo, cfr Europe Innova: www.europe-innova.org