Quadro riassuntivo
La provincia di Sondrio, unica provincia lombarda interamente montana, è la più piccola provincia lombarda per popolazione con 182.599 abitanti (di cui 7.002 stranieri residenti[1]) e 78 comuni, ed allo stesso tempo fra le più grandi province per estensione con una superficie di 3.212 km quadrati. A nord e a ovest la provincia di Sondrio confina con la Svizzera (Canton Grigioni), a ovest con la provincia di Como e la provincia di Lecco, a sud con la provincia di Bergamo e a est con la provincia di Brescia e con il Trentino-Alto Adige (provincia di Trento e provincia di Bolzano).
La popolazione della città di Sondrio, capoluogo di provincia, al 31 dicembre 2008 ammontava a 22.309 abitanti, per un totale di residenti nel sondriese (comunità montana) pari a 57.531.
Gli altri centri principali sono Morbegno, Tirano, Chiavenna e Bormio, comuni di mandamento[2] con un totale di residenti rispettivamente pari a 46.536 per la zona (comunità montana) di Morbegno, 29.301 per quella di Tirano, 24.511 per quella di Bormio (comunità montana Alta Valtellina) e 24.720 per la Valchiavenna[3].
Figura 1.1 - La provincia di Sondrio - localizzazione.
Dal punto di vista delle attività economiche, a fine 2009 la provincia di Sondrio presenta circa 15.500 imprese attive[4] sul territorio. Il settore del commercio e delle altre attività del terziario[5] sono quelle principali con il 20% ciascuna, seguite subito dopo dall’agricoltura, che ha ceduto la preminenza a queste attività solo qualche anno fa. Forti risultano essere anche il settore delle costruzioni e quello alberghiero. Il peso dell’industria manifatturiera è pari al 10% circa del totale delle imprese.
Figura 1.2 - Ripartizione imprese attive in provincia di Sondrio -2009. Fonte: elaborazione CCIAA Sondrio su da Movimprese
La provincia di Sondrio registra una elevata presenza di attività artigianali (il 33,7% di tutte le imprese presenti sul territorio) che risulta, in percentuale, esattamente in linea con il valore registrato a livello regionale.
Come più volte rilevato e come sottolineato anche in diverse analisi[6], questi comparti identificano le principali vocazioni del territorio valtellinese:
- l’agricoltura con i suoi legami con l’industria di trasformazione;
- l’edilizia con la presenza di alcune importanti aziende leader del settore;
- l’industria manifatturiera (in particolare, la meccanica e le attività di lavorazione del legno);
- gli alberghi e ristoranti che sottolineano il ruolo del turismo sia invernale sia estivo,
- l’intermediazione monetaria e finanziaria, con due istituti di credito locali, la Banca Popolare di Sondrio ed il Credito Valtellinese, quotati alla Borsa di Milano, a cui si aggiunge la produzione di energia idroelettrica, pari a oltre il 13% del totale nazionale[7]
Infatti l’economia valtellinese è nota a livello nazionale principalmente per tre settori: bancario, turistico, agroalimentare.
La tabella seguente permette di apprezzare a colpo d’occhio la situazione dei diversi settori di attività economica ed il loro peso sia rispetto al valore aggiunto[8] sia rispetto al numero di imprese e di addetti. Si osserva come il peso maggiore in termini di valore aggiunto sia dell’industria, con un totale che arriva quasi ad 1 mld di Euro. Segue l’artigianato, che è molto importante in provincia, con un peso pari al 33% delle imprese attive. Il peso del settore terziario è quasi pari al 55% del totale del valore aggiunto provinciale: con i servizi alle imprese in testa, seguiti da turismo, trasporti e commercio.
Figura 1.3 - Quadro riassuntivo per settore, imprese, addetti e valore aggiunto. provincia di Sondrio. Fonte: Infocamere Istat - Istituto Tagliacarne
Settori di attività economica |
Numero di Imprese al 31/12/2009 |
Addetti al 2007 |
Valore aggiunto al 2007 (Migliaia di Euro) |
|
Numero |
% |
|||
Agricoltura |
3.183 |
3.189,00 |
5,27% |
79.985,13 |
Artigianato |
5.263 |
12.895,33 |
21,31% |
700.934,82 |
Industria |
1.654 |
13.093,79 |
21,63% |
972.744,93 |
Commercio |
4.344 |
9.263,46 |
15,31% |
462.561,45 |
Cooperative |
224 |
1.513,72 |
2,50% |
88.767,70 |
Turismo |
2.183 |
6.595,12 |
10,90% |
311.512,26 |
Trasporti e spedizioni |
869 |
3.017,87 |
4,99% |
328.101,12 |
Credito |
293 |
1.780,88 |
2,94% |
239.381,18 |
Assicurazioni |
277 |
386,28 |
0,64% |
23.757,15 |
Servizi alle imprese |
1.885 |
6.936,67 |
11,46% |
709.365,05 |
Altri settori |
484 |
1.850,41 |
3,06% |
85.827,25 |
Totale |
20.659 |
60.522,53 |
100,00% |
4.002.938,04 |
Dal punto di vista della localizzazione d’impresa nei vari mandamenti, osserviamo (figura 1.4) che il totale più elevato di imprese attive è nella Comunità Montana di Sondrio (31%), seguita da Morbegno (24%). Inoltre, la percentuale più alta di imprese agricole è nella zona di Tirano; le attività manifatturiere sono per lo più concentrate nella zona di Morbegno, il comparto delle costruzioni è presente allo stesso modo nella zona di Sondrio e di Morbegno. Gli alberghi e ristoranti sono principalmente concentrati in Alta Valtellina, in stretta correlazione con la vocazione turistica. La maggioranza delle attività di intermediazione monetaria è concentrata nella zona di Sondrio (45,5%).
Secondo la classifica de “Il Sole 24 Ore”, la provincia di Sondrio nel 2009 si attesta al terzo posto per la qualità della vita nelle province italiane, dietro a Trieste e Belluno.
Inoltre, il PIL procapite della provincia di Sondrio, pari a € 28.414[9] porta la provincia al trentacinquesimo posto a livello nazionale. Se però al posto del PIL viene utilizzato l’indicatore Bil[10] – benessere interno lordo, la provincia di Sondrio sale di 19 posizioni e si attesta al sedicesimo sulle 103 province censite (ai primi posti Forlì-Cesena, Ravenna e Firenze). L’indice di benessere interno lordo ha lo scopo di dare un’indicazione più veritiera di benessere e quindi di “felicità” legata a otto indicatori che vengono combinati fra loro e relativi a condizioni di vita materiali, sanità, istruzione, attività personali, partecipazione alla vita politica, ambiente, insicurezza e rapporti sociali.