Il Rapporto di Benchmarking dei territori alpini nasce con l’obiettivo di raccogliere e sistematizzare informazioni quantitative e qualitative relative ai territori alpini italiani afferenti alle Camere di Commercio aderenti al progetto “Alps Benchmarking”: Aosta, Belluno, Bolzano, Cuneo, Sondrio, Trento e Verbano-Cusio-Ossola. La realizzazione e l’avvio del progetto, sono seguiti all’iniziativa assunta dalla Camera di Commercio di Sondrio. Lo stimolo è venuta dallo “Statuto Comunitario per la Valtellina”, opera del Professor Alberto Quadrio Curzio che ha proposto le linee di uno sviluppo di qualità per la provincia di Sondrio, sulla base dei principi di sussidiarietà, solidarietà e sviluppo sostenibile, proponendo di monitorare il progresso verso tale sviluppo confrontando la performance con territori simili, in un’ottica di miglioramento continuo.
Nel progetto di benchmarking con le Camere di Commercio alpine, avviato a inizi 2012 è stato condiviso un sistema di indicatori, per la realizzazione di rapporti di benchmarking congiunti, oltre alla condivisione di best practices su tematiche di interesse comune volte ad una progressiva apertura a confronti europei. Il presente rapporto segue alla realizzazione, da parte di ogni Camera partecipante e in forma autonoma e indipendente dalle altre, ciascuna secondo le proprie modalità, di una sezione sul benchmarking all’interno delle Relazioni economiche o rapporti presentati nel corso dell’annuale appuntamento della Giornata dell’Economia, costruendo su quanto già realizzato nella prima edizione del rapporto, presentato pubblicamente a fine 2012.
Alps Benchmarking si è affermata quale iniziativa fondata sulla collaborazione fra province affini, geograficamente simili e disponibili a mettere in comune esperienze per individuare progettualità che diano nuovo impulso all’economia della montagna. La collaborazione fra Camere di Commercio alpine, articolata in una serie di incontri in programma a cadenza regolare, si è occupata di approfondimenti su temi specifici di interesse montano (apertura internazionale, settore agroalimentare e lattiero caseario, filiera bosco-legno-energia, turismo, efficienza energetica ed energia da fonte idrica, solo per citare i temi fino ad ora trattati).
Nella sezione relativa agli aspetti quantitativi per il confronto territoriale si è concordato di proseguire nel fare riferimento alle aree tematiche e sottoaree proposte dal Professor Quadrio Curzio rispetto alle quali già numerosi approfondimenti, verifiche ed estensioni erano state effettuate nel quadro della progressiva implementazione dello Statuto a livello locale di provincia di Sondrio. Le cinque aree tematiche base per il confronto sono, come già ricordato: Società, Istituzioni, Economia, Ambiente Territorio e Infrastrutture, utilizzate anche nella prima edizione del rapporto. Per ciascuna area vengono individuate anche delle sottoaree, ognuna delle quali poi ha degli indicatori di riferimento specifici, per consentire un’analisi più mirata e definita. La tabella 1 propone l’elenco di aree sottoaree e indicatori utilizzati nel lavoro di analisi ed elaborazione, indicatori poi inseriti anche all’interno del data base ad hoc realizzato nel corso dell’anno e accessibile alle aree partners.
Tabella 1: Aree tematiche, sotto-aree e sintesi degli indicatori. Fonte: elaborazione CCIAA alpine
Società |
Popolazione |
Popolazione totale e distribuzioni in base al sesso/età ma anche indici di vecchiaia, mortalità, natalità, dipendenza, suicidi e divorzi |
Immigrati |
Immigrati regolari, immigrati minorenni e percentuale di concessioni di cittadinanza |
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Condizioni infanzia |
Disponibilità di asili comunali |
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Condizione scolastica |
Rapporto studenti/classi, indice di dispersione scolastica e rapporto insegnanti/studenti |
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Condizione universitaria |
Numero di laureati e percentuale di popolazione con titolo di studio universitario |
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Condizione anziani |
Indice di dipendenza degli anziani e popolazione di età maggiore di 64 anni |
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Non profit e volontariato |
Numero di cooperative sociali |
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Sicurezza sul lavoro |
Numero di occupati e numero di infortuni, morti sul lavoro |
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Istituzioni |
Finanza pubblica |
Auronomia finanziaria e capacità di riscossione amministrazioni locali |
Servizi sanitari |
Tasso di emigrazione ospedaliera, posti letto in rapporto alla popolazione e attività di Day-Hospital |
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Sicurezza personale |
Tasso di criminalità |
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Giustizia |
Percentuale di cause evase su quelle nuove e pendenti |
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Economia |
Performance macro |
Piazzamento nelle classifiche sulla qualità della vita |
Imprenditorialità |
Numero di imprese per settore, indici specifici sull’imprenditorialità come ad esempio la percentuale di imprese femminili, il numero di imprese fallite o la percentuale di imprese artigiane sul totale, |
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Innovazione |
Numero di domande depositate per brevetti, marchi, modelli, disegni e invenzioni |
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Economia |
Addetti e superficie dei supermercati e grandi magazzini, assunzioni no stagionali previste, unità di lavoro e numero ore di Cassa integrazione guadagni |
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Turismo |
Numero di presenze, arrivi e permanenza media dei turisti oltre ad alcuni indicatori di tipo strutturale come ad esempio il numero di esercizi alberghieri, il rapporto tra il numero di stanze totali e il numero di stanze in hotel con più di 3 stelle o il numero di abitazioni residenziali |
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Internazionalizzazione |
Tasso di apertura e propensione all’export di ogni territorio oltre ai flussi di import ed export per paese di provenienza o per tipo di prodotto |
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Credito |
Impieghi, depositi e sofferenze del sistema bancario provinciale |
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Risultati economici |
Valore aggiunto dell’economia, consumi, reddito e patrimonio delle famiglie |
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Occupazione |
Numero di occupati per settore di attività e qualifica, tasso di disoccupazione e persone in cerca di lavoro |
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Infrastrutture |
Infrastrutture urbane |
Incidenti stradali e autovetture circolanti |
Energia |
Consumi di energia e indicatori strutturali della rete oltre alla quantità di energia idroelettrica prodotta, il numero e il tipo di impianti da fonti rinnovabili. Infine dati sul consumo e vendita di idrocarburi |
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Infrastrutture |
Specifici indicatori del livello infrastrutturale provinciale |
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Ambiente e territorio |
Qualità ambientale |
Indice di qualità ambientale di Legambiente |
Qualità aria |
Giorni di superamento della soglia di concentrazione di PM10 nell’aria |
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Uso del suolo |
Numero di permessi di costruire |
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Gestione rifiuti |
Percentuale di raccolta differenziata in provincia e quantità di rifiuti prodotti |
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Ecosistemi forestali |
Numero di incendi e superficie percorsa da fuoco |
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Rischio ambientale |
Classificazione sismica |
Condivisi gli indicatori e l’opportunità del loro utilizzo con i partners del progetto si è proseguito nella collaborazione con l’Istituto Guglielmo Tagliacarne per poter avere dati in serie storica, accessibili e confrontabili per tutti i territori e per i diversi indicatori di riferimento individuati. Il supporto dell’Istituto Tagliacarne, già di riferimento per la rete delle Camere di Commercio ha permesso di disporre di dati omogenei e confrontabili per descrivere l’evoluzione dei confronti avviati nel corso del 2012 all’interno di Alps Benchmarking. Accanto alla messa a disposizione di dati è opportuno segnalare anche la modalità di fruizione dei dati stessi, attraverso la realizzazione di una piattaforma, disponibile on-line e accessibile ai territori alpini coinvolti. Si è proceduto allo sviluppo di una interfaccia on-line ad hoc con tutti gli indicatori condivisi, strumento in grado di fornire, agli aderenti, dati e report grafici in tempo reale sugli specifici indicatori. La piattaforma on-line garantisce inoltre flessibilità e modularità. Si tratta di un elemento importante se si considera che con la velocità dei mutamenti istituzionali ed economici che le società odierne devono affrontare, sono necessari, per la migliore interpretazione, indicatori sempre aggiornati e anche possibilità di integrarne di nuovi. Con la collaborazione avviata, quindi, nella piattaforma è possibile inserire nuovi indicatori ed aggiornare i vecchi in tempo reale. La geometria variabile e flessibile della piattaforma risponde anche alla possibilità di inserire nuovi territori alpini, italiani o stranieri nei confronti. L’intenzione vorrebbe così essere quella di individuare poi un primo set di indicatori ad hoc per un confronto con altre aree europee nel quadro della nuova programmazione comunitaria e di Europa 2020.
I dati quantitativi da soli permettono di offrire uno spaccato importante ma comunque parziale delle realtà messe a confronto: è per questo motivo che accanto all’irrinunciabile confronto sui dati sono state aggiunte valutazioni qualitative fornite da ogni territorio rispetto ad elementi e situazioni specifiche, per permettere di connotare e spiegare pertanto in modo più preciso determinate realtà e condizioni locali sulla base di una conoscenza specifica del territorio di riferimento.
Aspetto fondamentale del progetto e conseguentemente del presente rapporto è la volontà di raccogliere e catalogare, su temi di interesse specifico, esempi, esperienze e buone prassi riferite ai diversi territori, con lo scopo di condividere problematiche e soluzioni attraverso modelli di riferimento che in altri contesti si sono rivelati vincenti. Il form utilizzato per la catalogazione ha messo in luce per ogni esperienza raccolta i seguenti aspetti, di carattere quantitativo e qualitativo per offrire un quadro preciso di ogni esperienza proposta:
- Area tematica e caratteristiche principali
- Soggetti responsabili
- Altri soggetti coinvolti
- Costi (e quota fra pubblico e privato)
- Presupposti necessari per la realizzazione sul territorio
- Risultati raggiunti
- Obiettivi futuri
- Difficoltà riscontrate ed eventuali errori commessi
- Quali condizioni di riproducibilità
Dall’attività congiunta, dal team work, dalla condivisione di valutazioni ed interessi, i Presidenti delle Camere di Commercio coinvolte, insieme anche ai responsabili delle Aree di studio e analisi territoriali, hanno deciso di proseguire, rispetto a quanto fatto già il primo anno, i confronti sulle seguenti aree tematiche, facendo seguito agli approfondimenti su internazionalizzazione e settore lattiero caseario
- Filiera bosco legno energia (tema approfondito nel meeting di Bolzano del 9-10 settembre 2012)
- Turismo di montagna (tema approfondito nel meeting di Aosta del 17-18 marzo 2013)
- Sfruttamento delle Risorse Idriche (tema approfondito nel meeting di Cuneo del 20-21 ottobre 2013).
In modo specifico è possibile menzionare alcune delle motivazioni che hanno portato a scegliere tali tematiche.
La scelta di concentrarsi sulla Filiera bosco legno energia deriva dal fatto che questo settore ha sempre rappresentato un determinante dello sviluppo economico oltre che un elemento identitario per i territori dell’arco alpino. Dopo un periodo di diminuzione dell’importanza riconosciuta a questo settore economico per una minor redditività della produzione, negli ultimi anni il bosco ha ripreso importanza. Ciò soprattutto per lo sfruttamento integrato e chiusura del ciclo - dal bosco allo sfruttamento degli scarti di produzione del legno per produrre energia, in un’ottica di sviluppo sostenibile, tutela dell’ambiente e manutenzione del territorio Si è passati così a una gestione integrata del bosco e monitoraggio delle ripercussioni ambientali e paesaggistiche, di tutela del territorio e relative ricadute.
I territori alpini sono accomunati tutti da una chiara vocazione turistica: il Turismo rappresenta per tutte le aree considerate un settore chiave. La crisi economica che ha colpito l’economia reale con impatto anche sulle capacità di spesa delle famiglie italiane, unita anche a tendenze di vacanze più brevi e last minute ha modificato la struttura del turismo portando ovunque a una contrazione nelle presenze turistiche, in modo specifico di turisti italiani. Attrattività e promozione su nuovi mercati, anche extraeuropei, e destagionalizzazione rappresentano linee di azione per tutti i territori. Il ruolo dell’immagine che ogni territorio riflette è diventato centrale per un’adeguata politica di promozione turistica, che richiede anche azioni di sensibilizzazione verso la montagna. E’ sotto questo profilo che i territori alpini uniti in Alps Benchmarking, insieme, hanno deciso di condividere azioni per promuovere il turismo, nel duplice aspetto di elemento connotativo dell’arco alpino ma soprattutto di insieme di tradizioni e identità affini anche in occasione di manifestazioni internazionali, a partire da EXPO.
Un’ulteriore tema condiviso fra i territori alpini è quello dell’Acqua e lo sfruttamento delle Risorse idriche, che rappresenta anch’esso un tema chiave. Dati gli utilizzi plurimi delle acque, dallo sfruttamento per la produzione energetica, alle ricchezze delle acque sul fronte termale, alla fruizione turistica e del paesaggio tale tema è stato identificato come critico per un confronto volto a condividere possibili progettualità per l’identificazione di una strategia comune volta all’utilizzo della risorsa idrica ai fini di produrre energia compatibile con l’obiettivo di conservare e tutelare il patrimonio naturale alpino. Dalla salvaguardia della bio-diversità, quindi, ai risvolti turistici di questa risorsa fino ad arrivare alla generazione di energia elettrica l’acqua rappresenta un bene prezioso, su cui confrontarsi per gli aspetti legati alla tutela idrogeologica del territorio e contestualmente dello sfruttamento e conseguente remunerazione delle risorse idriche.
Con una collaborazione attiva che va via via consolidandosi, sotto il coordinamento scientifico della Camera di Commercio di Sondrio, questo secondo rapporto è frutto della collaborazione fra le diverse strutture di studio e analisi afferenti ai diversi territori: ogni struttura, infatti, si è occupata di redigere una sezione del rapporto, analizzando in forma sintetica i dati disponibili per l’area tematica di specifica competenza. In modo specifico possiamo osservare che la Camera di Commercio di Trento si è occupata dell’area Società, quella di Sondrio dell’’area Istituzioni, quella di Cuneo dell’area Economia la Camera di Commercio di Aosta dell’area Infrastrutture e quella di Bolzano dell’Ambiente; la Camera di Commercio di Verbano-Cusio-Ossola ha predisposto l’introduzione alle esperienze condivise e tematiche di approfondimento.
In particolare si è ritenuto opportuno continuare nel lavoro proposto nella scorsa edizione inserendo, a conclusione di ogni sezione, un grafico a “radar” (o a diamante) per offrire una visione ancor più sintetica per gli indicatori più significativi e confrontarli rispetto alle varie dimensioni territoriali. Ricordiamo che questo metodo può essere soggetto ad alcune limitazioni (soprattutto nel caso di un insieme di territori non perfettamente omogenei, dove i valori dei territori più grandi influenzano quelli dell’area complessiva di confronto). Sotto il profilo puramente operativo segnaliamo che per costruire il grafico è stato associato un indicatore ad ogni vertice della figura, con 100 pari al valore dell’Area Vasta (il totale dei territori alpini coinvolti, tratteggiato); successivamente è stato inserito il dato relativo ad ogni indicatore per ogni territorio. Il risultato finale è la possibilità di avere in modo immediatamente confrontabile i dati di ciascun territorio evidenziando punti deboli e punti di forza (cosiddette punte di diamante).