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Relazione sull'andamento economico della provincia di Sondrio - 2011

CAPITOLO 11

Costruzioni

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Come abbiamo evidenziato nel capitolo relativo all'anagrafe delle imprese, il settore delle costruzioni è sempre uno dei settori chiave sul territorio, tradizionalmente radicato in provincia. Infatti, il Registro delle Imprese della Camera di Commercio di Sondrio permette di rilevare, che a fine 2011 le imprese del settore registrate risultavano essere 2.776, pari al 17% del totale, con una quota che si riduce leggermente rispetto al dato relativo al 2010, quando la quota era il 18%. Se si considerano le imprese attive, la quota sul totale varia poco, ed è pari al 17,7% del totale. Nel 2011 le imprese attive di questo settore sono 2.698 in calo del 2,6% rispetto al 2010. In valore assoluto le imprese sono diminuite di 73 unità portando il numero totale ai livelli del primo semestre 2006. La riduzione nel numero di imprese attive è già un indicatore importante rispetto al grado di sofferenza del settore, a seguito della difficile congiuntura. La quota delle imprese artigiane sul totale resta stabile: più di 8 imprese su 10 sono imprese artigiane, (l'83% del totale). Quasi 7 imprese su 10, (il 68% del totale) è costituito, invece, da imprese individuali, ad ulteriore conferma di un settore non molto strutturato. Come evidenziato nella figura 11.1, il restante 32% è quasi equamente suddiviso tra società di capitali e società di persone, con quote stabili rispetto al 2010.

Figura 11.1 – Ripartizione delle imprese del settore costruzioni per forma giuridica. Fonte: elaborazione CCIAA Sondrio su dati Movimprese

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Nel settore delle costruzioni, sull'anno sono morte più imprese di quante ne siano nate: nel corso del 2011 si sono iscritte 121 imprese e ne sono cessate 190 per un saldo negativo di 69 imprese. Rispetto all'anno precedente, le iscrizioni sono pressoché stabili (121 a fronte di 125 nel 2010), ma le cessazioni sono aumentate in modo significativo (erano 156 nel 2010 e sono 190 nel 2011) ulteriore evidenza del difficile momento del comparto.

Utilizzando i dati messi a disposizione dalla Banca Dati SMAIL (Sistema di Monitoraggio Annuale delle Imprese e del Lavoro) possiamo osservare alcune caratteristiche degli imprenditori del settore delle costruzioni sia pure per dati non aggiornatissimi in quanto disponibili solo alla fine del 2010. Effettuando una ripartizione per età, possiamo osservare che, al 31 dicembre 2010, il 63% degli imprenditori aveva un'età compresa tra 35 e 54 anni, con un dato maggiore di due punti percentuali rispetto a quello relativo al 2009. Di riflesso, la fascia inferiore, quella degli imprenditori di età compresa fra 25 e 34 anni passa dal 20% del 2009 al 17% del totale nel 2010. Restano sostanzialmente invariate le altre categorie.

Figura 11.2 – Ripartizione degli imprenditori del settore costruzioni per età. Fonte: elaborazione CCIAA Sondrio su dati SMAIL Sondrio

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Se consideriamo poi la fotografia relativa ai titolari di impresa, il totale è di 1827 con una riduzione del 3% rispetto al 2010. Declinando i titolari rispetto alla nazionalità si può osservare che quasi un titolare su dieci è straniero (percentuale stabile rispetto al 2010). Non si registrano variazioni rispetto ai titolari di origine comunitaria mentre aumentano del 6,2% rispetto al 2010 i titolari di provenienza extra-UE. I titolari italiani diminuiscono di 63 unità in valore assoluto per una riduzione del 3,6%.

Figura 11.3 – Ripartizione degli imprenditori del settore costruzioni per nazionalità. Fonte: elaborazione CCIAA Sondrio su dati Persone -StockView

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Continuando con l'analisi è possibile, poi, osservare le classi di età dei titolari di impresa del settore costruzioni, grazie ai dati offerti dalla fonte Stockview di Infocamere. Infatti, la figura 11.4 mostra come la maggior parte di questi (circa il 63%) abbia un'età compresa tra 30 e 49 anni. Rispetto al 2010 notiamo una diminuzione di circa 4 punti percentuali nel numero di titolari presenti in questa categoria. All'opposto dobbiamo registrare un aumento della categoria appena superiore (50-69 anni) che passa da 508 a 519 titolari di impresa per un aumento dell'1,7%.

Figura 11.4 – Ripartizione dei titolari del settore costruzioni per classe d'età. Fonte: elaborazione CCIAA Sondrio su dati Persone - StockView

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Localizzazione delle imprese e addetti

La banca dati SMAIL ci permette di avere una fotografia dell'occupazione di questo settore fino alla fine del 2010. E' possibile anche dare un'idea della concentrazione degli addetti fino a livello comunale. Questa è evidenziata nella cartina seguente dove i comuni con la maggiore concentrazione di addetti operanti nelle unità locali del settore costruzioni sono quelli di tonalità blu più scuro.

Figura 11.5 – Localizzazione degli addetti delle unità locali - dicembre 2010. Fonte: elaborazione CCIAA Sondrio su Banca Dati SMAIL Sondrio

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La fotografia offerta dalla cartina non mostra particolari variazioni rispetto all'anno precedente: si conferma una maggiore concentrazione di addetti nelle unità locali nei comuni dell'Alta valle come Livigno, Valdidentro e Valdisotto. Oltre a questi comuni, dalla forte connotazione turistica, vi sono alcuni comuni di mandamento con alta densità di addetti nel settore: Tirano, Sondrio e Morbegno. Anche Berbenno e Talamona, Cosio e Traona sono fra i comuni con la più alta concentrazione di addetti nel settore. Pur essendo questi i comuni con la maggior concentrazione, troviamo delle forti differenze tra di loro nel valore assoluto riferito agli addetti stessi; per esempio, il comune con la maggior presenza di addetti nelle unità locali è senza dubbio Sondrio con 1.021 addetti seguito al secondo posto da Morbegno con 466 addetti. Anche la ripartizione degli addetti di questo settore per mandmento restituisce un risultato simile; infatti, la concentrazione maggiore è registrata a Sondrio (2.520 addetti) seguita a stretto giro da Morbegno (2.301 addetti), con una forte concentrazione di addetti in molti comuni del circondario. La figura 11.6 evidenzia infatti come la sezione verde relativa alle costruzioni sia più corposa a Sondrio e a Morbegno e a seguire in Alta Valle, nel Tiranese e poi in Valchiavenna.

Figura 11.6- Addetti a dicembre 2010. Concentrazione per mandamento. Fonte: banca dati SMAIL

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A livello provinciale gli addetti nel 2010 erano 7.624, con una riduzione del 2,02% rispetto al 2009 e del 6,4% rispetto a fine 2007: gli addetti passano dalle 8.147 unità del 2007 alle 7.624 unità del 2010.

La figura 11.7 permette di riassumere, invece, il quadro relativo alle variazioni sopravvenute nell'arco di tre anni, relative a unità locali, addetti, imprenditori e dipendenti. Complessivamente, quindi, si rileva che le unità locali rimangono pressoché costanti con una riduzione dello 0,2%, mentre la contrazione di addetti[1] (-6,4%, già citata) e di dipendenti (-10,4%) evidenzia il periodo di difficoltà attraversato dal settore.

In particolare, se queste valutazioni vengono fatte esclusivamente rispetto alla componente artigiana del settore delle costruzioni, è possibile osservare che gli addetti nel settore costruzioni sono il 63,6% del totale degli addetti del comparto artigiano. Il valore complessivo (4.928 a fine 2010) ha registrato una riduzione dell'8,6% rispetto al dato di fine 2007, ulteriore conferma che le imprese piccole e meno strutturate sono quelle che fronteggiano con maggiore difficoltà una congiuntura negativa.

Figura 11.7- Variazione 2007/2010 settore costruzioni. Fonte: banca dati SMAIL

Ulteriore indicazione sullo stato di sofferenza dell'edilizia è il dato relativo alla Cassa Integrazione: nel 2011 per il settore edilizio le ore autorizzate sono state circa 384.000, circa 2.000 in meno rispetto a quelle autorizzate nel 2010. Sul totale l'edilizia nel 2010 rappresentava il 26% del totale ore autorizzate, quota che sale al 27% nel 2011. Si rileva una leggera riduzione di ore autorizzate di Cassa Integrazione Ordinaria, mentre ,da notare, e critico, è il forte aumento nell'autorizzazione di ore di Cassa Straordinaria. Quest'ultima, infatti, per sua natura è più indicativa dello stato di crisi delle aziende e registra un vertiginoso aumento: nel 2010 le ore di CIGS per l'edilizia erano pari a zero e nel 2011 sono 54.236. Per quanto riguarda la cassa in deroga, si riducono, invece, il totale complessivo e anche la richiesta di ore nel settore dell'edilizia (da 45.000 circa a 25.000 circa) per una diminuzione del 43% circa[2].

Il settore dell'edilizia in provincia di Sondrio registra una crisi significativa che per le segreterie di Fineal, Filca e Fillea Sondrio è "una crisi senza precedenti". L'andamento degli indicatori forniti dalla Cassa Edile di Sondrio evidenzia che la perdita del numero di imprese dall'inizio della crisi è del 25%, le ore lavorate sono calate in maniera significativa. Alcuni indicatori permettono di affermare che si ha una riduzione complessiva delle ore lavorate intorno al 30%; in modo più puntuale si rileva una riduzione di circa il 20% se si confrontano le ore lavorate nel terzo trimestre 2011 con quelle del terzo trimestre 2007 prima dell'inizio della crisi. Sia ANCE Sondrio, sia le sigle sindacali, evidenziano i principali motivi della crisi del settore: la mancanza di lavori pubblici, la crisi del settore immobiliare e la mancanza di investimenti che non hanno finora permesso al settore dell'edilizia di riprendersi e che prefigura chiusure possibili una volta terminati gli ammortizzatori sociali. In questo senso, ANCE e i sindacati delle costruzioni sono favorevoli a tutte quelle iniziative edilizie di rilievo sul territorio[3]. A livello nazionale, ANCE evidenzia che i principali motivi di rallentamento e crisi del settore sono ascrivibili a ritardi nei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni in particolare, difficoltà di accesso al credito e calo degli investimenti.

Edilizia sostenibile ed efficienza energetica

Nel quadro dello Statuto Comunitario per la Valtellina, come noto e come già evidenziato, viene trattato il tema del rapporto fra infrastrutture e ambiente, del paesaggio, dell'urbanizzazione e anche dell'urbanizzazione diffusa lungo una città quasi lineare come Roman Rudel in "Valtellina-Profili di Sviluppo" del 1993 definiva la provincia di Sondrio. Nel quadro delle declinazioni concrete dello Statuto e degli studi effettuati per promuovere un'edilizia ed una mobilità più sostenibile è opportuno ricordare il contributo fornito da "Innovare con le impese- Valtellina profili di Sviluppo" del 2010 che si è concentrato sui filoni di edilizia innovativa e risparmio energetico, energie rinnovabili, agroalimentare, particolarmente importanti sul territorio e strettamente interconnessi. Lo studio ha offerto un confronto con esperienze di successo avvenute in altri territori allo scopo di osservare esempi virtuosi quali CasaClima a Bolzano, o la Friburgo Solar Region per le energie rinnovabili, da cui trarre spunti di riflessione, per la provincia di Sondrio.

Gli spunti offerti dallo studio sono stati utilizzati anche per la realizzazione del progetto RACEM - Rete Artigiana per la Casa Efficiente in Montagna", nato con l'obiettivo di concretizzare il valore della rete per le imprese. Il progetto RACEM è stato presentato da Confartigianato Imprese Sondrio sul bando "Progetti di filiera o territoriali, per la promozione del comparto artigiano - Anno 2010, promosso nell'ambito dell' "Accordo di Programma Asse 3 – Convenzione Artigianato" da Regione Lombardia e Camere di Commercio lombarde.

Sono state realizzate in particolare nel 2011 numerose azioni coordinate, con l'obiettivo di accompagnare le imprese artigiane (imprese edili, installatori impianti elettrici, installatori impianti termoidraulici, serramentisti, segherie) nella costituzione di una rete per il costruire sostenibile.

Questo progetto cerca così di fare proprio uno dei concetti critici nell'economia della conoscenza di oggi, quello dell'agire in rete, del valorizzare il network delle competenze, rafforzandole, dell'aggregarsi per fare massa critica. In quest'ottica, la rete viene presentata come opportunità, come occasione per una continua innovazione, innovazione condivisa, portata avanti con tecniche migliorative e con il supporto scientifico tecnico di eccellenza, dal Politecnico di Milano al Polo per l'Innovazione della Valtellina. E' stata svolta una ricognizione della filiera casa artigiana della provincia di Sondrio per identificarne gli aspetti principali. Sono anche state analizzate le policy che i soggetti privati (associazioni di categorie, ordini professionali) ed enti pubblici hanno implementato in provincia di Sondrio sul tema dell'efficienza energetica in edilizia. Particolarmente importante, come evidenziato anche negli studi a monte del progetto stesso, la fase di comunicazione e di sensibilizzazione al tema con seminari informativi di sensibilizzazione e approfondimento per il maggiore coinvolgimento delle imprese[4]. Particolare attenzione viene rivolta alla ristrutturazione, proprio per un'edilizia che possa essere sostenibile e miri in primis alla riqualificazione degli edifici piuttosto che a una nuova edificazione su un'area territoriale già molto edificata e che deve tutelare il proprio paesaggio, quale base dell'identità e quale leva principale per l'attrattività in chiave turistica e non solo. L'obiettivo da perseguire si inserisce in un contesto dove si pervenga ad un protocollo di performance delle imprese e di un marchio con una funzione di accreditamento, di standard di qualità, di carattere volontario e sarà coerente con la normativa regionale e le best practices di riferimento.

Avendo come obiettivo edilizia sostenibile ed efficienza energetica, è di essenziale importanza rilevare la sottoscrizione del Protocollo d'intesa per la realizzazione di un percorso per un "Polo per l'efficienza energetica in Valtellina", cui si è già fatto cenno nel capitolo 4. Tale sottoscrizione, effettuata a febbraio 2012 da Provincia di Sondrio, Camera di Commercio e Associazioni di categoria (Confartigianato Imprese Sondrio, Confindustria Sondrio, Unione del Commercio Sondrio e Coldiretti Sondrio) vede questo progetto in fase di start up. Si intende procedere verso il consolidamento di un Polo per l'efficienza energetica, capace di catalizzare le iniziative provinciali volte al risparmio energetico ed all'uso delle energie rinnovabili, appoggiandosi al braccio operativo rappresentato dal Polo dell'innovazione della Valtellina per procedere verso la via della green economy, quale progetto strategico e possibile strada per guardare oltre la crisi. Il progetto ha una durata di due anni e si appoggia sul contributo economico di Provincia di Sondrio, Camera di Commercio e delle quattro Associazioni di Categoria, per un totale di 200.000 Euro.

Il percorso si svilupperà attraverso diverse fasi: creazione di un Tavolo dell'efficienza energetica, che racchiuda la filiera dell'edilizia sostenibile e dell'efficienza energetica per procedere poi alla realizzazione di un Protocollo di certificazione energetica, di natura volontaria che sia coerente con la normativa regionale e che raccolga il meglio di quanto "importato" dalle best practices sviluppate in altri contesti territoriali. In questo senso è opportuno ricordare che nel Piano Casa[5] - legge regionale del febbraio 2012 - è stato inserito

un comma specifico secondo cui "la Regione promuove e sostiene lo sviluppo di protocolli volontari di certificazione energetica, con particolare attenzione all'ambito montano".

In particolare, il macro obiettivo è quindi quello che il Polo di eccellenza per l'efficienza energetica si sviluppi nel consolidamento di un sistema in grado di promuovere e sostenere le iniziative sul tema, facendo quindi da punto di incontro fra strategie di lungo periodo e progetti concreti di cui sviluppare l'implementazione, luogo di formazione ed informazione e sensibilizzazione del territorio, agendo in ottica di sistema e di sviluppo sostenibile. Accanto a questo la presenza del già citato Tavolo dell'efficienza energetica con il coinvolgimento di tutte le componenti della filiera dell'efficienza energetica e dell'edilizia sostenibile assume un ruolo molto importante che mette a sistema i diversi soggetti attivi sul territorio per obiettivi di interesse comune. Si aggiungono così elementi specifici, legati anche al carattere montano, rispetto alla normativa regionale ed in vista del prossimo recepimento della direttiva europea che richiede gli edifici "ad energia quasi zero" che si prevede sarà recepita nella normativa italiana entro maggio 2012. E' strategico l'obiettivo finale e per procedere in questo senso resta essenziale sottolineare la logica di aggregazione e il procedere come sistema, in sinergia con i diversi attori per promuovere un'innovazione multidimensionale, che si diffonda sul territorio e nella filiera, che sia condivisa da imprese e cittadini e che possa, così come auspicato nello Statuto Comunitario, rappresentare un importante e concreto passo avanti verso uno sviluppo sostenibile di qualità.

Lavori pubblici

Passando ora a considerare gli appalti pubblici aggiudicati in provincia di Sondrio, secondo i dati raccolti dall'Osservatorio SITAR di Regione Lombardia, nel 2011[6] sono stati complessivamente 169 per un importo totale di quasi 54 milioni di Euro. Rispetto all'anno precedente notiamo un forte rallentamento sia rispetto al numero di appalti aggiudicati sia rispetto all'importo, infatti, i primi sono diminuiti del 53% mentre i secondi del 57%. Queste due variazioni riprendono il trend negativo che negli ultimi anni era stato interrotto solo nel 2010 dove furono registrate variazioni molto positive. Si conferma la netta riduzione di lavori pubblici sul territorio della provincia. La figura seguente mostra il numero di appalti aggiudicati e il loro importo complessivo, per gli anni dal 2007 al 2011 (figura 11.8).

Figura 11.8- Appalti pubblici in provincia di Sondrio. Numero di appalti aggiudicati e importo totale in milioni di Euro. Fonte: Regione Lombardia - Osservatorio SITAR

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Muovendo, poi, verso l'analisi della tipologia di appalti aggiudicati nel 2010 e 2011 è possibile notare che la categoria con il maggior importo aggiudicato risulta essere quella della "Manutenzione Straordinaria" (figura 11.9). Complessivamente per questa categoria sono aggiudicati 20,5 milioni di Euro nel 2011 con un aumento percentuale rispetto al 2010 pari al 12,16%. Seguono le "Costruzioni" che segnano un crollo vertiginoso rispetto al 2010 (-75%) per un importo totale pari a 20,1 milioni di Euro nel 2011.

Figura 11.9- Appalti pubblici in provincia di Sondrio. Tipologia di appalti aggiudicati per importo totale in milioni di Euro. Fonte: Regione Lombardia - Osservatorio SITAR

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Rileviamo poi che la tipologia di lavoro pubblico legata alla Ristrutturazione subisce anch'essa una netta variazione negativa nell'importo totale rispetto al 2010 (-82%). Tutte le altre tipologie di appalto non superano l'importo totale di 1 milione di Euro e subiscono tutte riduzioni rispetto al 2010: "Manutenzione Ordinaria" (-41%), "Recupero" (-82%), "Restauro" (-78%) e, infine, "Demolizioni" (-100%). Rispetto al 2010, quindi registrano incrementi positivi solo le Manutenzioni Straordinarie e quelle genericamente classificate in "Altro".

Infine se consideriamo le categorie di intervento, quella che ha ottenuto il maggior importo è relativa ad interventi su "Piste Ciclabili e Ciclopedonabili" che occupano il primo posto con una quota sul totale pari al 29,1%. Al secondo posto, come nel 2010, vi sono gli interventi "Stradali" che hanno utilizzato il 19% del totale (in aumento dell'1% rispetto al 2010). Da menzionare anche gli interventi legati alla "Difesa del Suolo" che hanno inciso per circa il 10%. Si può osservare quindi come interventi legati ad una mobilità più sostenibile e per un'attenzione all'ambiente trovino quindi posto fra quelli più sovvenzionati con importo maggiore.

Il mercato immobiliare

Descritto il tessuto economico e offerto il quadro degli appalti pubblici legati al settore delle costruzioni è utile osservare la situazione legata al mercato immobiliare della provincia di Sondrio attraverso un'analisi del Numero di Transazioni Normalizzate[7] (NTN) e degli Indici di Intensità Immobiliare[8] (IMI). Se si osserva il Numero di Transazioni Normalizzate, si nota che nel 2011 a Sondrio ci sono state 2177 transazioni residenziali, in aumento del 2,67% rispetto al 2010 mentre in precedenza l'aumento era stato anche del 6,5% circa.

Figura 11.10- Variazioni NTN e IMI. Anni 2011-2008. Fonte: elaborazione CCIAA Sondrio su dati Agenzia del Territorio

 

In ogni caso, come rilevato anche nella Relazione sull'andamento economico relativa al 2010, il momento di crisi peggiore che questo settore ha incontrato negli ultimi anni si è avuto tra il 2008 e il 2009: ciò è dimostrato dal fatto che negli ultimi tre anni si sono registrate significative riduzioni, a riprova del fatto che questo settore non si è ancora riportato ai livelli pre-crisi.

Se consideriamo i dati a livello regionale e nazionale possiamo fare delle considerazioni ancora più approfondite; notiamo, infatti, che la variazione del numero di transazioni negli ultimi anni è negativa ma, a differenza del dato della nostra provincia, anche nell'ultimo anno si registrano diminuzioni (-2,72% per la Lombardia e -2,23% per il dato nazionale). Questo andamento tenderebbe a far ipotizzare andamenti non positivi e quindi riduzioni di NTN e crisi del settore nella provincia di Sondrio sotto questo profilo, se, come succede spesso anche rispetto ad altre dinamiche, la nostra provincia registra con leggero ritardo situazioni già rilevate a livello regionale o lombardo. Osservando le variazioni percentuali registrate tra 2011 e 2010 si rileva come per quasi tutte le tipologie di immobili aumenti il numero di transazioni: infatti i Monolocali passano da 250 transazioni nel 2010 a 302 nel 2011 (con un aumento del 21,15%). Seguono gli "Immobili Grandi" (+8,68%) e quelli "Medi" (3,07%). Le uniche tipologie di immobili per cui si registra un rallentamento nel NTN sono quelle che rientrano nella categoria "Piccoli" (-2,37%) e quelle di immobili "Non Classificati" (-0,5%). E' opportuno rilevare che queste due ultime tipologie di immobili rappresentano oltre il 50% delle transazioni in provincia di Sondrio per cui variazioni su questi fronti generano notevole impatto sul mercato provinciale.

Se ci si sposta all'Indice di Intensità Immobiliare (IMI), si nota un andamento simile a quello descritto per le transazioni normalizzate in provincia. Infatti, negli ultimi due anni si registra un aumento dell'indice: +1,08% rispetto al 2010 e +4,94% fra 2010 e 2009. Anche qui, però, se ci si confronta con il dato 2008, la variazione resta ancora negativa e non si è ancora tornati ai livelli precrisi. A livello regionale e nazionale notiamo come questo indice (2,2% e 1,8% rispettivamente) sia progressivamente diminuito nel tempo portandosi ben al di sotto del valore 2008 quando era rispettivamente del 2,71% e 2,15%.

Passando ora al mercato non residenziale si nota una evoluzione molto simile a quella del mercato residenziale. Infatti, le variazioni degli ultimi tre anni del numero di transazioni normalizzate sono positive (+7,08% fra 2011 e 2010; +3,36% fra 2010 e 2009) ma se si calcola la variazione fra 2011 e 2008 si rileva una diminuzione nel numero pari al 3,33%, sia pure con una performance migliore rispetto al dato regionale o nazionale: infatti, il mercato non residenziale in provincia di Sondrio vede un aumento del numero di transazioni negli ultimi anni mentre a livello regionale e nazionale si ha una diminuzione continua dal 2008 pari al 18,77% per la Lombardia e al 12,33% per il nostro Paese.

Gli indici del mercato immobiliare non residenziale per il 2011 sono riportati nella figura 11.11. In tutti i casi per Sondrio sono più bassi rispetto ai dati regionali e nazionali.

Figura 11.11- Indice di intensità del mercato immobiliare non residenziale per il 2011. Confronto Sondrio/ Lombardia/ Italia. Fonte: elaborazione CCIAA Sondrio su dati Agenzia del territorio

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Se si considerano le variazioni rispetto al 2010 degli indici di intensità immobiliare per la nostra provincia si rileva un aumento marcato, dell'11,8%, per i "Negozi e Centri Commerciali". Anche gli immobili oggetto di compravendita per il settore degli "Istituti di Credito" registrano una leggera espansione, passando dallo 0% del 2010 allo 0,2% nel 2011; "Stalle, Box e Posti Auto", segnano un aumento del 5,8%, e infine i "Magazzini" del +3,6%. "Stalle, Box e Posti Auto", da un lato, e "Magazzini", dall'altro, rappresentano da sole il 95% delle transazioni per la provincia di Sondrio. L'indice di Intensità Immobiliare si contrae invece per "Uffici" (-37,3%), "Capannoni e Industrie" (-10,9%) e "Alberghi" (-6,9%). A livello regionale e nazionale viene registrata una diminuzione degli indici per tutte le categorie tranne per quella degli "Istituti di Credito" che aumenta del 21,9% per la Lombardia e del 7,9% per l'intero Paese.

 

Riferimenti nello Statuto Comunitario e confronti con le province alpine

Abbiamo già ricordato l'attenzione che lo Statuto Comunitario dedica al territorio e al paesaggio quale fondamento dell'identità e, di conseguenza, all'urbanizzazione diffusa che caratterizza la provincia di Sondrio. La preoccupazione dello Statuto Comunitario evidenziata nell'Articolo 7 è che le infrastrutture anche dedicate al turismo non debbano eccedere la sostenibilità delle risorse naturali e ambientali anche a causa di un'eccessiva urbanizzazione.

Sul fronte delle costruzioni nel quadro dello Statuto Comunitario sono state fornite linee di orientamento strategico legate ad una edilizia più sostenibile che si combini con criteri di efficienza energetica e sfruttamento delle energie rinnovabili. Sotto questo profilo abbiamo ricordato anche il progetto RACEM che ha raccolto gli spunti proposti favorendo la costituzione di una rete di imprese artigiane promuovendo formazione alla sostenibilità. Di notevole importanza, in questo contesto, e verso uno sviluppo sostenibile, è il protocollo per l'efficienza energetica, già citato, che intende combinare efficienza energetica e utilizzo dei materiali locali nelle costruzioni, per nuova edificazione ma con attenzione particolare per il risanamento e la ristrutturazione.

La condivisione e lo scambio di esperienze in questo ambito attraverso il consolidamento di relazioni con soggetti presenti nelle aree alpine di Aosta, Trento, Bolzano o nella confinante Svizzera sono elementi chiave per procedere nel contesto del risparmio energetico e edilizia sostenibile. Osservando i dati, il settore delle costruzioni ha registrato riduzioni rispetto alla quota sul valore aggiunto fra il 2008 e il 2010 in tutti i territori tranne che a Sondrio (figura7.a).

E' possibile ritenere quindi che, anche se le variazioni sono calcolate a prezzi correnti e non costanti, nel biennio il settore abbia tenuto meglio in Valtellina che altrove. Tuttavia, sarà necessario monitorare i dati del 2011, quando sul settore si sono sentiti i contraccolpi della crisi anche a livello locale. Ciò è evidenziato, infatti, da una riduzione della quota delle imprese di costruzioni sul totale (dal 18,02% al 17,8), come evidenziato nella figura 7.b.

Figura 11.a - Valore aggiunto a prezzi correnti per il settore delle costruzioni - 2008 - 2010. Dati in % sul totale del valore aggiunto. Fonte: Istituto Guglielmo Tagliacarne

Figura 11.b - Le imprese di costruzioni nelle province alpine - 2010 -2011. Dati in % sul totale imprese attive. Fonte: elaborazione CCIAA Sondrio su dati Movimprese

 

*

NOTE

  • [1] Addetti = somma di imprenditori e dipendenti (SMAIL)

    [2] Per approfondimenti sulla CIG, cfr. capitolo 6

    [3] Fra questi rientra in modo particolare l'intervento del Parco Commerciale di Castione

    [4] Cfr. anche www.racem.it

    [5] Dati provvisori

    [6] Dati provvisori

    [7] NTN = Per numero di transazioni normalizzate si intende il numero di transazioni per quota di proprietà oggetto della transazione, avvenute in un determinato periodo di tempo.

    [8] IMI = Quota percentuale dello stock di unità immobiliari oggetto di compravendita che permette di dare uno scorcio sulla movimentazione degli immobili oggetto di compravendita rispetto allo stock immobiliare presente in un dato territorio.