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Uno statuto comunitario per la Valtellina

SEZIONE 4

Uno statuto comunitario per la "Valtellina" la rezia italica nel XXi secolo

statuto

a cura di Alberto Quadrio Curzio, Guido Merzoni e Roberto Zoboli

 

TITOLO I
Principi fondanti

 

ART. 1 "Comunità Valtellinese"

La Valtellina costituisce la denominazione sintetica prescelta per comunicare le realtà e per elaborare i progetti culturali, economici e sociali di una identità unitaria Comunitaria delle Valli contigue dell'Adda e della Mera. la "Valtellina" trova riconoscimento nella normativa sia della Regione lombardia, sia dello Stato italiano, sia della Unione europea.
A partire dal 1816 la Valtellina e la Valchiavenna, antichissime denominazioni delle due Valli collaterali, furono unite per configurare l'entità istituzionale, confermatasi anche dopo l'Unità d'italia, della attuale Provincia di Sondrio.
tale Comunità fu anche denominata nel '700 "Rezia al di qua delle Alpi", ovvero Rezia italica o Cisalpina, che ha costituito, con il simmetrico versante alpino del Canton Grigione, parte integrante del più vasto territorio della Raetia romana.
Per Comunità Valtellinese detta nel seguito brevemente Comunità - si intende l'entità storico-territoriale-istituzionale sopra definita.

 

ART. 2 Scopi statutari

Lo Statuto per la Valtellina si ispira ad antica pratica delle comunità locali che si autodeterminavano per la loro civile convivenza e al presente dell'art. 118 della Costituzione italiana ove si afferma il principio di sussidiarietà.
Lo Statuto è ad un tempo "carta dei valori", idonea ad esprimere l'identità Comunitaria delle Valli, e "orientamento strategico" per lo sviluppo delle stesse.
Lo Statuto ha scopi ricognitivi per dare orientamenti prescrittivi nella misura in cui i Soggetti Associati allo Statuto medesimo si impegnano, sottoscrivendolo, a promuoverlo e rispettarlo.
Su questi orientamenti si è radicata la fondazione, nel 1993, della Società economica Valtellinese, che si è ispirata ai principi di solidarietà e sussidiarietà, che ha ottenuto il sostegno di enti pubblici e privati per una coerente riflessione progettuale e che ha fornito un riferimento essenziale per elaborare il presente Statuto.
Lo Statuto intende evidenziare i valori dell'identità Valtellinese-Valchiavennasca così come si sono venuti costituendo nel corso della storia, promuovendone il rafforzamento e la diffusione, nel convincimento che la loro percezione e comunicazione rappresenti un indispensabile elemento vivificatore comunitario.
Lo Statuto intende individuare i principi per orientare uno sviluppo sostenibile dell'intera Provincia di Sondrio, affinché la stessa, evitando una deriva quantitativa, abbia a caratterizzarsi per una crescente qualità. il livello di benessere raggiunto in virtù della operosità e della parsimonia della popolazione consente e richiede adesso un cambiamento nel paradigma di sviluppo di questa valle alpina, che è ad un tempo area territoriale decentrata e cerniera di confine.
Storia ed istituzioni, tradizione e innovazione, identità e progettazione sono sia valori che categorie operative di questa Comunità.

 

ART. 3 Solidarietà e sussidiarietà

I rapporti tra soggetti pubblici e soggetti privati della Comunità si fondano sui principi di solidarietà e sussidiarietà. Secondo il principio di solidarietà, i soggetti istituzionali, i soggetti economici e i soggetti sociali cooperano tra loro, nel rispetto delle reciproche competenze, al fine di progettare e attuare le linee di sviluppo della Provincia di Sondrio.
Secondo il principio di sussidiarietà, come anche enunciato nell'art. 118, ultimo comma, della Costituzione, le autorità pubbliche riconoscono e promuovono l'autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale.
La combinazione di solidarietà e sussidiarietà comporta l'applicazione del principio di democrazia partecipativa, secondo il quale le autorità pubbliche mantengono un dialogo aperto, trasparente e regolare con la società civile ed economica e con le organizzazioni che ne sono espressione, per fondare le proprie scelte strategiche su ampie consultazioni delle parti interessate.
Riassuntivo dei precedenti è il principio del liberalismo sociale che nella storia della Comunità ha avuto personalità insigni che hanno contribuito anche allo sviluppo dell'italia.

 

ART. 4 Sviluppo sostenibile

L'identità economico-sociale della Comunità valtellinese, storicamente fondata, deve tradursi nel presente e nel futuro in un paradigma moderno che si fonda sul principio di uno sviluppo sostenibile e di qualità, capace di coniugare coesione sociale, conoscenze economiche diffuse ed avanzate, valorizzazione e tutela del patrimonio naturale. la combinazione di investimenti immateriali in conoscenza ed organizzazione e di investimenti materiali in valorizzazione del territorio, delle infrastrutture e del sistema economico sono il paradigma che la Valtellina deve ricercare per il XXi secolo, nella convinzione che solo così si potranno combinare benefici comunitari con benefici individuali durevoli.
La capacità di promuovere in Valle risorse umane qualificate, di consentire loro di rimanere collegate ai centri di conoscenza regionali, nazionali ed europei, di offrire alle stesse possibilità di operare, richiede investimenti materiali ed immateriali comunitari, che abbiano effetti di lungo termine. le priorità enunciate dall'Unione europea volte a promuovere uno sviluppo basato sulla conoscenza in grado di realizzare una crescita economica sostenibile con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale devono diventare anche il riferimento progettuale della Comunità Valtellinese.
Gli specifici obiettivi attraverso il cui perseguimento si concretizzano i suddetti principi sono individuati e declinati nei progetti di sviluppo contenuti nel titolo ii del presente Statuto.

*

NOTE

  • nessuna.