Ottimizzato anche per iPad

Relazione sull'andamento economico della provincia di Sondrio - 2009

CAPITOLO 13

Turismo

statuto

Il settore turistico è, come abbiamo già indicato nel capitolo iniziale, uno dei settori chiave della provincia di Sondrio, e rappresenta una delle vocazioni principali del territorio in una connessione fra filiere diverse, delle risorse locali, a partire da quelle paesaggistiche ed enogastronomiche. In questo senso è riconosciuta la valenza di una promozione integrata del territorio e di tutte le sue peculiarità per proporre una destinazione turistica a "tutto tondo" al mercato.

I dati complessivi relativi al 2009 e ancora provvisori segnano un incremento dell'1,04% del totale degli arrivi nell'anno rispetto al 2008, con un totale per il 2009 pari a 532.529, e un incremento delle presenze dello 0,9% con un totale presenze pari a 2.007.109 nel 2009, come mostrato in figura 13.1.

Figura 13.1 - Arrivi e presenze totali (alberghieri) - serie storica 2002/2009 (2009 dati provvisori). Fonte: elaborazione CCIAA Sondrio su dati Provincia di Sondrio

missing image file

 

La figura 13.2 permette di apprezzare il trend degli arrivi e delle presenze; permette di osservare una sostanziale stabilità negli arrivi ed una leggera risalita nelle presenze dopo un leggero calo ad inizio 2009.

Figura 13.2 - Arrivi e presenze totali (alberghieri) - serie storica 2007/2009 - dati trimestrali - (IV 2009 dati provvisori). Fonte: elaborazione CCIAA Sondrio su dati Provincia di Sondrio

missing image file

 

La componente degli italiani è pari a circa il 70% del totale e si mantiene sostanzialmente stabile con un aumento pari a circa l'1% sia negli arrivi sia nelle presenze (fig. 13.3).

Figura 13.3 - Arrivi e presenze degli italiani - serie storica 2002/2009 (2009 dati provvisori). Fonte: elaborazione CCIAA Sondrio su dati Provincia di Sondrio

missing image file

 

Riguardo agli stranieri, si registra una ripartizione sul totale pari al 30,79% per gli arrivi e a quasi il 40% delle presenze per un valore assoluto pari a 163.973 arrivi e 787.492 presenze. Se si confrontano i dati sull'anno precedente gli arrivi aumentano dell'1,15% mentre le presenze si riducono leggermente segnando un valore negativo (-1,05%).

Figura 13.4 - Arrivi e presenze degli stranieri - serie storica 2002/2009 (2009 dati provvisori). Fonte: elaborazione CCIAA Sondrio su dati Provincia di Sondrio

missing image file

 

Figura 13.5 - Presenze di turisti italiani e stranieri - serie storica 2007/2009 per trimestre (IV 2009 dati provvisori). - Fonte: elaborazione CCIAA Sondrio su dati Provincia di Sondrio

missing image file

 

La figura 13.5 mostra, invece, l'andamento delle serie storiche delle presenze turistiche di italiani e stranieri dal 2007 al 2009 per trimestre, dove si nota la forte componente stagionale. Per apprezzare meglio le dinamiche sono state rappresentate perciò anche le curve di trend, che permettono di fare le seguenti considerazioni:

- l'ultimo dato disponibile segna valori in crescita sia per i turisti stranieri sia per quelli italiani rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente

- il trend delle presenze di turisti italiani, che ha comunque risentito meno di altri settori della crisi e segna un aumento nel 2009 sembra nell'ultimo periodo segnare una fase di ripresa; tuttavia, se si osserva un arco di tempo più lungo, il trend delle presenze di italiani ha comunque registrato un sensibile calo;

- il trend delle presenze di turisti stranieri mostra una crescita negli anni scorsi; il rallentamento comunque registrato fra fine 2008 ed inizi 2009 per la crisi sembra ridursi

La permanenza media registrata è pari a 3,77 giorni per il totale: con una riduzione sia pure leggerissima, pari allo 0,89% rispetto all'anno precedente (in cui il valore era di 3,80), continua però la propria erosione in un trend di discesa. La permanenza media per gli italiani è quasi immutata rispetto all'anno precedente (-0,07%) mentre si riduce del 2% per gli stranieri (figura 13.6).

Figura 13.6 - Permanenza media e permanenza italiani e stranieri - serie storica 2002/2009 - 2009 dati provvisori. Fonte: elaborazione CCIAA Sondrio su dati Provincia di Sondrio

missing image file

 

Ai fini della nostra analisi è interessante considerare anche i principali mercati esteri nelle strutture alberghiere. Il grafico 13.7 permette di osservare la dinamica della presenza straniera negli anni, per le nazionalità più rappresentate (dal basso verso l'alto).

Si osserva quindi come i turisti tedeschi rappresentino nel 2009 il 14% del totale degli stranieri con una costante riduzione rispetto al passato (nel 2004 erano il 22%).

La presenza di turisti dal Belgio si è mantenuta sostanzialmente stabile se vista come quota percentuale sul totale, mentre è molto aumentata in valore assoluto passando da 78.694 a 96.050. La clientela polacca ha registrato una fortissima crescita negli ultimi anni passando dal 4% al 16% del totale per oltre 127.000 presenze nel 2009. Anche la Repubblica Ceca ha avuto una performance simile nelle presenze nelle località turistiche della provincia di Sondrio, a dimostrazione quindi di un crescente richiamo dai Paesi dell'Est Europa della destinazione valtellinese e valchiavennasca.

Secondo una dinamica opposta si colloca invece il Regno Unito, che rappresentava il Paese di provenienza del 14% degli stranieri nel 2004 e che invece scende al 9% nel 2009. E' evidente comunque che le motivazioni legate a queste dinamiche possono essere di molteplici tipi: minor "fedeltà" del turista rispetto al passato, competitività sui mercati esteri con altre destinazioni, crisi economica globale che ha ridotto il risparmio delle famiglie ovunque e quindi, ad esempio, nel Regno Unito[1], riduzione di vacanze all'estero.

Figura 13.7 - Presenza straniera - principali mercati - serie storica 2002/2009. Fonte: elaborazione CCIAA Sondrio su dati Provincia di Sondrio

missing image file

 

Se si va ad effettuare un'analisi che distingua la stagione invernale e la stagione estiva si osserva una dinamica diversa. La disaggregazione dei dati per stagione trova motivazione nel fatto che la stagione invernale rappresenta ancora la stagione principe del turismo valtellinese, mentre quella estiva richiama un clientela diversa e pone comunque la montagna in una competizione più forte, ad esempio con il mare.

Questa dinamica è legata anche ad una situazione tipica nel nostro territorio: fino a pochi anni fa l'offerta turistica si è concentra soprattutto sulle offerte principalmente legate allo sport invernale mentre è da meno tempo che si è proceduto verso un'integrazione dell'offerta con proposte enogastronomiche, culturali termali etc che contribuiscono ad un maggiore appeal della destinazione turistica e possono aiutare a destagionalizzare la ricettività rendendo il comparto più competitivo in tutto il corso dell'anno, migliorando la qualità ed integrando le risorse.

La stagione invernale 2008/2009 segna una riduzione negli arrivi pari al 2,58% ed una leggera diminuzione delle presenze (-0,77%). Dato positivo è un leggero aumento della permanenza media (+1,86%).

La stagione estiva 2009 segna invece valori in crescita per arrivi e presenze: +6,36% gli arrivi e +3,84% le presenze rispetto al 2008, a fronte di una riduzione della permanenza media del 2,37%. Questi dati in crescita possono forse essere ricondotti anche ad una risposta delle famiglie alla crisi attraverso vacanze più brevi e più vicine a casa oltre ad una crescente differenziazione del prodotto offerto dalla ricettività turistica.

Disaggregando i dati totali (alberghieri ed extra alberghieri), sui flussi turistici per Comunità montana, osserviamo che il 67% degli arrivi e il 71% delle presenze alberghiere nell'anno si concentra in Alta Valtellina, così come il 70% degli arrivi e l'83% delle presenza extra-alberghiere, senza registrare significative variazioni rispetto al 2008. Separando la stagione invernale dalla stagione estiva la situazione non varia molto: le destinazioni dell'Alta Valle hanno richiamato il 69% del totale arrivi e il 75% del totale delle presenze in inverno. I dati corrispondenti per la stagione estiva rilevano il 67,5% arrivi e il 66,2% delle presenze, con dati sostanzialmente invariati rispetto al 2008.

Ricordiamo poi che, se osserviamo i dati di stock, le imprese attive nel settore del turismo - alloggio e attività dei servizi di ristorazione - nell'arco del 2009 sono 1.628 con un aumento del 9,56% sul 2008.[2]

La ricettività turistica alberghiera può contare al 31 dicembre 2009 su un totale di 402 strutture alberghiere (-2 unità rispetto al 2008), 9.390 camere (+4 unità rispetto al 2008) e 19.072 posti letto (+112 unità rispetto ai dodici mesi precedenti).

A questo si aggiunge la ricettività di Bed & Breakfst e campeggi; mentre il numero dei primi passa da 56 a 61 i secondi restano invariati (16) rispetto al 2008.

Un'ulteriore considerazione risulta opportuna in riferimento al fatto che nei flussi turistici andrebbero valutate anche le seconde case ed il cosiddetto turismo di giornata per i quali però i dati non sono disponibili e si viene a determinare un significativo vuoto informativo.

Dinamiche e prospettive

Come già rilevato in precedenti edizioni della presente relazione, nel corso degli ultimi anni, il comparto turistico locale ha dovuto reagire a numerosi cambiamenti, dovuti ad una differenzazione delle esigenze del turista, alla modificazione dei comportamenti di vacanza (soggiorni più brevi, richiesta di opportunità di svago legate al benessere e alla cura del corpo e alla scoperta dei prodotti del territorio), che viene sempre più vissuta come "esperienza" portando alla necessità di un'offerta sempre più integrata. Il cliente poi è sempre meno fedele e cerca sempre più delle offerte dove il rapporto "value for money" deve essere adeguato. Aumentano poi i canali di intermediazione, e il ruolo del web come opportunità per il turista di organizzarsi le vacanze in modo più indipendente. Pertanto diventa fondamentale essere presenti e visibili su questi canali per rivolgersi alla clientela e per poter essere davvero sul mercato

La sinergia tra pubblico e privato si è consolidata attraverso la creazione del Sistema Turistico Unico della provincia di Sondrio, supportato dalla Regione Lombardia mediante la legge regionale n. 8 del 2004 ("Norme per il turismo in Lombardia"). Il Sistema provinciale è impegnato sul fronte della promozione, mediante la realizzazione di campagne di comunicazione, e su quello infrastrutturale, attraverso la realizzazione di piste ciclabili, il miglioramento della viabilità stradale e il perseguimento del servizio di ski pass unico. Le imprese in questi ultimi anni hanno intrapreso importanti processi di upgrading delle strutture puntando al miglioramento dei servizi offerti al cliente (wellness, fitness, altri servizi per le persone e per le famiglie). Anche dal punto di vista tecnologico possiamo rilevare adeguamenti importanti negli impianti di risalita e l'adozione di impianti all'avanguardia per l'innevamento programmato nella quasi totalità delle località sciistiche della provincia.

Nel senso di una maggiore competitività turistica si pone il progetto sullo sviluppo della destinazione turistica "Valtellina Destination Management Organization (DMO)". L'iniziativa è partita nel marzo 2009 e ha tra i suoi promotori la Provincia di Sondrio con il braccio operativo del Consorzio Turistico Provinciale, l'Unione Cts attraverso Federalberghi Sondrio da cui è partita l'idea del progetto, la Camera di Commercio di Sondrio, e il Consorzio Vivi Le Valli. Obiettivo del progetto DMO è quello di favorire la crescita del sistema turistico provinciale creando una regia quale strumento strategico in grado di coordinare gli sforzi di tutti gli attori all'interno di un percorso condiviso e di elaborare un piano operativo per rilanciare il turismo di Valtellina e Valchiavenna.

Per poter rendere il fattore turistico più competitivo si possono infatti individuare problematiche e necessità diverse:

- valorizzazione della qualità

- miglioramento delle condizioni di accessibilità: le condizioni della nostra rete viabilistica, ferro e gomma, ma anche aeroportuale, sono arrivate a condizioni "limite". Se il modello a cui tendere deve certamente prevedere un riposizionamento dei flussi a favore della ferrovia, più compatibili con il nostro territorio, la rete su gomma richiede degli adeguamenti, a meno di non accreditare un concetto di provincia ad accesso non garantito

- potenziamento del marketing e della comunicazione della destinazione su canali diversi

- necessità di un'integrazione dell'offerta e di una maggior collaborazione fra destinazioni all'interno del sistema turistico locale

- importanza quindi di azioni di sistema e coordinamento, con un'unica regia che colleghi anche prodotti tipici, cultura e tradizioni, in riferimento al turismo

- la destagionalizzazione dell'offerta per promuovere il sistema turistico locale non solo nel periodo invernale ed estivo ma su tutto l'arco dell'anno, aumentando qualità e ricettività

- l'offerta turistica di proposte e attività deve rivolgersi sia alla clientela delle strutture alberghiere sia a tutti i turisti, ricordando che il turismo nella nostra provincia ha anche una presenza significativa di turismo di famiglie appoggiato sulle cosiddette seconde case.

 

Nello Statuto Comunitario

Lo Statuto Comunitario per la Valtellina riconosce il turismo come una delle principali vocazioni della nostra terra e lo ritiene fattore strategico per lo sviluppo sostenibile dell'economia e della società locale. Ogni area del territorio è caratterizzata da peculiarità paesaggistiche e naturali di grande interesse

"La Comunità, consapevole che il turismo è un sistema portante dell'economia della Valle anche per i suo raccordi con la agroindustria, l'edilizia, il manifatturiero ed il terziario, esprime la propria consapevolezza che lo stesso può continuare il proprio sviluppo se il carico di presenze e di infrastrutture turistiche non eccede la sostenibilità delle risorse naturali ed ambientali anche a causa di un eccesso di urbanizzazione (art. 7 dedicato allo sviluppo economico)." E' chiaro quindi come il turismo debba essere inteso e promosso per permettere uno sviluppo di qualità.

La preoccupazione fondamentale in questo senso è quella, come già emerso nel box del capitolo 5, legata alla tutela dell'ambiente e del paesaggio.

Lo sviluppo sostenibile basato su solidarietà e sussidiarietà rappresenta i principi basilari dello Statuto stesso, attraverso una equilibrata integrazione di tradizione ed innovazione. Ad esempio, lo studio "Innovare con le imprese", che come abbiamo già detto rappresenta una delle prime declinazioni dello Statuto su ambiti specifici, ha deciso di concentrarsi in particolare su edilizia innovativa (e interconnessioni con la filiera del legno e dell'industria chimica), energia rinnovabile e settore agroalimentare, perché strettamente interconnessi fra loro e per le ricadute anche sul turismo di qualità visto in modo integrato.

In riferimento alla tipologia di turismo cui lo Statuto ambisce, le preoccupazioni di un proliferare di costruzioni, seconde case in ottica turistica, sono chiare come pure quelle dello sprawl e di una presenza esagerata di cartelloni che deturpano il paesaggio anche per i turisti che vengono a visitarlo. I riferimenti ai trasporti ed infrastrutture sono evidenti: il progetto 3V intende come già evidenziato riprendere in mano le condizioni dei collegamenti ferroviari, aprendo interessanti prospettive anche per un turismo su treno (treno-bus al limite) per l'utilizzo del trasporto pubblico. In questo senso, poi, la partecipazione delle Ferrovie Retiche al convegno 3V ha evidenziato l'importanza anche per la Lombardia di sviluppare e consolidare le collaborazioni transfrontaliere in questo ambito sul fronte innovazione e sostenibilità anche a fini turistici. L'Expo 2015 poi rappresenta una grande occasione per la Valle che dovrebbe infatti concentrarsi sulla riqualificazione dell'offerta ferroviaria, migliorando le connessioni, la ricettività e potenziando l'offerta secondo una regia definita che metta a sistema le iniziative presenti sul territorio per sviluppare un turismo "su treno" e più sostenibile.

*

NOTE

  • [1] Con riferimento al Regno Unito è presumibile che anche il cambio meno favorevole Lira Sterlina/Euro abbia avuto un ruolo nelle dinamiche relative alla presenza di turisti britannici nelle località turistiche della provincia di Sondrio

    [2] Ricordiamo che a partire dal terzo trimestre 2009 Movimprese utilizza la nuova classificazione delle attività economiche Ateco 2007 per cui per confronti che vadano più indietro del terzo trimestre 2009 è opportuno fare particolare attenzione vista la presenza di dati non omogenei in quanto classificati in modo diverso