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Uno statuto comunitario per la Valtellina

SEZIONE 3

Prefazione e Ringraziamenti

statuto

di Alberto Quadrio Curzio

1. E' forte la soddisfazione che desidero esprimere osservando il percorso effettuato dalla Comunità Valtellinese dal momento della prima presentazione dello Statuto Comunitario nel 2008 ad oggi.
lo Statuto Comunitario si è proposto come una guida per orientare lo sviluppo locale secondo criteri di qualità, per riscoprire e rafforzare i valori di comunità, per dare indicazioni strategiche di sviluppo che possano coniugare tradizione ed innovazione, favorendo apertura e crescita sostenibile.
Lo Statuto Comunitario aspira ad essere “carta dei valori” adatta a dare espressione all’identità Comunitaria delle Valli della Provincia di Sondrio ma anche essere utile ad un “orientamento strategico” nuovo per lo sviluppo di questa Valle Alpina che è ad un tempo area territoriale decentrata e cerniera di confine.


2. La prima edizione dello Statuto era a cura dello scrivente e dei professori Guido merzoni e Roberto Zoboli, che non hanno invece partecipato a questa seconda edizione. Forte rimane il ringraziamento verso di loro anche perché essi, pur non essendo Valtellinesi di origine, hanno saputo comprendere gli intendimenti di questa iniziativa dando alla stessa un contributo di intelligenza. Debbo inoltre ricordare che lo studio che ha costituito la premessa dello Statuto Comunitario per la Valtellina era stato condotto all’interno del Centro di Ricerca in Analisi economica e Sviluppo economico internazionale dell’Università Cattolica di milano (CRAneC) portando alla pubblicazione del volume “lo Statuto Comunitario per la “Valtellina”. Un progetto della sussidiarietà” (Franco Angeli,2008). Un sentito ringraziamento va perciò rinnovato qui agli autori e curatori di quel volume e cioè, oltre ai già citati Professori Guido merzoni e Roberto Zoboli, ai Professori che hanno collaborato nella definizione dei profili storici, politici, economici ed istituzionali italiani ed europei maria Agostina Cabiddu, Paolo Colombo, Andrea Santini.
la prima edizione dello Statuto deve anche molto alla passione di un Valtellinese e Valchiavennasco autentico, che ora ci ha lasciato, Claudio Snider al quale va il nostro ricordo di stima ed amicizia.


3. La buona accoglienza che la i edizione dello Statuto ha avuto presso istituzioni del territorio e presso molti operatori e ordini professionali permette adesso di dire che la Comunità ha capito e voluto recepire questo Statuto.
Da tutto ciò è derivata la sottoscrizione nell’ottobre 2011 del Protocollo d’intesa che rappresenta infatti un momento emblematico e concreto davvero importante che segue, quale terzo in successione temporale, alla Fondazione della Società economica Valtellinese nel 1993 e allo Statuto comunitario del 2008.
Già dal 1993 era insita negli scopi statutari della SeV la volontà di contribuire a rendere più consapevoli, cooperative e meno frammentate le notevoli competenze presenti in Provincia di Sondrio per partecipare alla progettazione dello sviluppo della Valle. Una progettazione dove la SeV contribuisse a delineare uno “statuto economico-sociale” aperto alla dinamicità di un’area europea come la lombardia tenendo conto delle specificità naturali, territoriali ed ambientali della alpina Valtellina.
oggi questo disegno ha fatto molti progressi grazie alla determinazione di SeV, al supporto di Vivi le Valli, alle decisioni della Provincia di Sondrio e della Camera di Commercio di Sondrio, al convincimento delle Banche Popolari e di imprenditori.l’Amministrazione Provinciale ha messo il suo peso istituzionale a sostegno della iniziativa mentre la Camera di Commercio di Sondrio ha deciso dal 2009 di adottare nei suoi rapporti economici la visione proposta dallo Statuto anche per il monitoraggio comparativo con altre Provincie (Aosta, Belluno, Bolzano, trento, Verbano-Cusio-ossola) al fine di intraprendere poi azioni sistemiche migliorative per la nostra Provincia. in tutto ciò, un ruolo di grande rilievo ha avuto la dottoressa Maria Chiara Cattaneo, che con competenza, continuità e dedizione, non solo ha portato un netto progresso alla tematica “l’attuazione dello Statuto e la cooperazione in atto” ricompresa in questa nuova edizione dello Statuto, ma ha anche costituito un importante raccordo tra i soggetti sopra indicati.
Un forte apprezzamento va infine alle due banche locali cooperative, Credito Valtellinese e Banca Popolare di Sondrio, che hanno deciso di sostenere questo percorso sottoscrivendo il protocollo d’intesa e dando così allo stesso un ulteriore valore aggiunto dato che esse rappresentano molto bene l’identità della nostra Provincia anche fuori dalla Valle.
Con la firma del Protocollo d’intesa fra Provincia di Sondrio, Camera di Commercio di Sondrio, Società economica Valtellinese, Consorzio Vivi le Valli, Credito Valtellinese, Banca Popolare di Sondrio e iperal, e la sua presentazione da parte di massimo Sertori, Presidente della Provincia di Sondrio, emanuele Bertolini, Presidente della Camera di Commercio, Giovanni De Censi, Presidente del Credito Valtellinese, miles emilio negri, VicePresidente della Banca Popolare di Sondrio, Benedetto Abbiati, Presidente della SeV e Antonio tirelli Presidente di Vivi le Valli e di iperal avvenuta il 7 ottobre 2011 a Sondrio, lo Statuto Comunitario compie un altro passo avanti. e’ perciò apprezzabile il percorso effettuato dalla Comunità Valtellinese dal momento della prima presentazione dello Statuto Comunitario nel maggio 2008 ad oggi.Attraverso questo passaggio si intende pertanto muoversi dagli orientamenti dello Statuto alla operatività del Fare, in cooperazione di sistema, dei Soggetti istituzionali, sociali ed economici attivi in Provincia, partendo da una progressiva implementazione del “Sistema di monitoraggio”.


4. Dati questi eventi si è deciso di pubblicare la seconda edizione dello Statuto che ha avuto la collaborazione di maria Chiara Cattaneo che è autrice della Parte ii “l’attuazione dello Statuto e la cooperazione in atto” che ai fatti registrati nella stessa ha dato un contributo di intelligenza attiva e concreta.
L’obiettivo raggiunto con l’Accordo consiste infatti nell’affermazione di una condivisa volontà nell’ impostare la programmazione sulla linea individuata dallo Statuto stesso.
Per questo è parso necessario aggiungere allo Statuto anche il nuovo titolo iV “Confermare l’identità” che, da un lato, identifica nella Provincia di Sondrio e nella Camera di Commercio le istituzioni principali per assumere decisioni di rilevanza comunitaria e getta quindi le basi per la costituzione della “cabina di regia” prevista nel Protocollo d’intesa, dall’altro, intende sottolineare quanto sia consolidata l’identità della Comunità locale da promuovere anche a fronte della necessità di riprogettare le istituzioni anche in conseguenza delle prefigurate riforme costituzionali avviate nell’estate2011.

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NOTE