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Relazione sull'andamento economico della provincia di Sondrio - 2009

CAPITOLO 10

Artigianato

statuto

Quadro generale

Come già anticipato nel capitolo dedicato al fattore impresa, l'artigianato nella provincia di Sondrio rappresenta circa il 33% del totale delle imprese attive. Inoltre, tale percentuale diventa decisamente più significativa nel settore delle costruzioni (84,20%) e dell'industria manifatturiera in senso stretto (77,26%).

Tuttavia, a fine 2009 il quadro delle imprese artigiane attive in provincia di Sondrio mostra una sensibile riduzione del numero di imprese (tabella 10.1). Infatti, rispetto al 2008 la variazione delle imprese artigiane attive è stata di 1,96%, passando da 5.251 aziende a 5.148.

Sebbene il confronto per settore di attività 2009/2008 sia quest'anno reso più difficile a causa del cambio dei criteri di classificazione adottati da Movimprese nel corso del 2009, si osserva che i settori dove le imprese artigiane sono state più colpite dalla crisi sono stati quelli dell'industria manifatturiera (-192), del commercio (-87) e delle costruzioni (-49).

Tabella 10.1 - Quadro riassuntivo delle imprese artigiane attive 2009 e variazione su 2008. Fonte: Movimprese

Imprese
attive

2009

Percentuale su totale

artigiane

Imprese attive
totali

2009

Percentuale
su totale

Imprese
attive

Imprese artigiane attive

2008

Variazione artigiane 2009/2008*

Agricoltura
caccia e pesca

37

0,72%

3.048

1,21%

51

-14

Industria
manifatturiera

1.145

22,24%

1.482

77,26%

1.337

-192

Fornitura energia
e acqua

16

0,31%

69

23,19%

0

16

Estrazione minerali

14

0,27%

35

40,00%

16

-2

Costruzioni

2.351

45,67%

2.792

84,20%

2.400

-49

Commercio

322

6,25%

3.210

10,03%

409

-87

Alberghi e attività servizi di ristorazione

110

2,14%

1.628

6,76%

4

106

Altre attività terziarie

1.148

22,30%

3.135

36,62%

1.030

118

Imprese non classificate

5

0,10%

88

5,68%

4

1

TOTALE

5.148

100,00%

15.487

33,24%

5251

-103

 

* Si segnala che la variazione 2009/2008 deve essere osservata con cautela a causa delle modifiche nella classificazione delle attività da parte di Movimprese che ha adottato ATECO 2007, modificando in particolare la classificazione per il settore alberghi e ristoranti.

Dal punto di vista della forma giuridica, il 70% delle imprese artigiane valtellinesi è costituito da imprese individuali, al di sotto sia della media lombarda (75,58%), sia della media nazionale (78%). Il restante 30% è suddiviso fra le società di persone, 23,8% e società di capitale presenti solo per poco più del 5% del totale, comunque con un valore superiore a quello lombardo e nazionale, pari rispettivamente al 3,58% e 3,39%. L'indice di strutturalità quindi è più alto a Sondrio (0,41) che in Lombardia ed in Italia (0,32 e 0,28).

La distribuzione delle imprese artigiane per comunità montana è presentata invece nella tabella seguente.

Figura 10.2 - Quadro riassuntivo delle imprese artigiane registrate per natura giuridica e per mandamento. Fonte: elaborazione CCIAA Sondrio su dati Movimprese

Imprese artigiane

Società di capitale

Società di persone

Imprese individuali

Cooperative

Consorzi

Altre forme

CM Alta Valtellina

31

168

538

0

0

0

CM Tirano

34

234

516

1

0

0

CM Sondriio

88

343

1.016

5

1

0

CM Morbegno

98

347

1.074

0

0

0

CM Valchiavenna

18

134

505

0

0

0

Totale

269

1.226

3.649

6

1

0

 

La tabella 10.3 evidenzia quindi come la percentuale maggiore di imprese artigiane registrate sia nella zona di Morbegno (30%) e in quella di Sondrio (28%) che insieme arrivano quasi al 60% del totale.

Figura 10.3 - Quadro riassuntivo delle imprese artigiane registrate per mandamento. Fonte: elaborazione CCIAA Sondrio su dati Movimprese

Figura 10.3.jpg

Se andiamo ad osservare poi la concentrazione delle imprese artigiane per i settori del manifatturiero e delle costruzioni, rileviamo una distribuzione percentualmente simile a quella rilevata sul totale delle imprese artigiane, con una prevalenza nel mandamento di Morbegno e in quello di Sondrio per un totale quasi pari al 60% del totale.

Figura 10.4 - Quadro riassuntivo delle imprese artigiane manifatturiere registrate per mandamento. Fonte: elaborazione CCIAA Sondrio su dati Movimprese

Figura 10.4.jpg

Figura 10.5 - Quadro riassuntivo delle imprese artigiane - costruzioni - registrate per mandamento. Fonte: elaborazione CCIAA Sondrio su dati Movimprese

Figura 10.5.jpg

Per quanto riguarda il manifatturiero complessivamente, osservando le imprese registrate, nel 2009, risulta costituito come segue:

Figura 10.6 - Quadro riassuntivo delle imprese del settore manifatturiero - Ripartite fra artigiane e non artigiane - 2009. Fonte: Movimprese

Settore

Totale
imprese manifatturiere

Imprese artigiane manifatturiere

% di imprese artigiane sul totale comparto

% imprese industriali
sul totale settore

Industrie Alimentari e delle bevande

228

144

63,16

36,84

Tessile e abbigliamento

89

63

70,79

29,21

Industria del Legno

319

287

89,97

10,03

Editoria, Stampa

46

32

69,57

30,43

Altre Attività

48

15

31,25

68,75

Fabbricazione Mobili
Altre industrie manifatturiere

189

153

80,95

19,05

Metalmeccanico

641

453

70,67

29,33

Totale

1.560

1.147

73,53

26,47

 

Per una descrizione dei principali settori del manifatturiero e delle variazioni rispetto al 2008 si rimanda al capitolo 9.

Andamento delle attività artigiane nel 2009 (artigianato manifatturiero)

Relativamente alle imprese artigiane del settore manifatturiero la seguente tabella mostra la fotografia per il 2009, con una forte prevalenza per il settore metalmeccanico e dell'industria del legno, che insieme sono pari al 65% del totale delle attività manifatturiere.

Figura 10.7 - Quadro riassuntivo delle imprese artigiane del settore manifatturiero. Fonte: elaborazione CCIAA Sondrio su dati Movimprese

Figura 10.7.jpg

Il 2009 è stato un anno difficile per le imprese artigiane che hanno risentito della crisi economica delineata nei capitoli iniziali.

Importante fonte di informazioni sull'andamento del comparto artigiano manifatturiero è l'indagine congiunturale campionaria effettuata da Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia con la collaborazione delle associazioni artigiane. Grazie a questa indagine, siamo in grado di analizzare molte serie storiche caratteristiche del comparto artigiano effettuando anche delle valutazioni sugli andamenti di fondo di ciascuna variabile presa in esame.

Secondo queste rilevazioni, la produzione del comparto ha iniziato una lenta discesa a partire dal 2008, in concomitanza con i primi effetti della crisi (figura 10.8). Anche l'occupazione, in crescita quasi continua dal 2004 al 2008, ha risentito della crisi con un trend negativo a partire dal 2008.

Figura 10.8 - Produzione/occupazione (valori indice) e tasso utilizzo impianti (in %) per artigianato manifatturiero. Fonte: elaborazione CCIAA Sondrio su dati Unioncamere Lombardia

figura 10.8.jpg

Il tasso di utilizzo degli impianti, dopo l'impennata dal 2002 al primo trimestre del 2004, ha mostrato un trend in leggera ma continua flessione fino al secondo trimestre 2008 quando invece la flessione si è accentuata. Tuttavia, a fine 2009 il tasso di utilizzo degli impianti mostra chiari segni di ripresa anche se la sua tenuta dovrà essere verificata nei trimestri successivi. Allo stato attuale, comunque, i dati mostrano un evidente sottoutilizzo degli impianti.

Analizzando la dinamica degli ordinativi, osserviamo che i primi segnali positivi si registrano a partire dal terzo trimestre 2009 che mostra una crescita degli ordini interni. Tuttavia, la fragilità della ripresa è dimostrata dal fatto che a fine 2009 gli ordini hanno di nuovo subito un rallentamento per cui si tratta di un indicatore da monitorare con attenzione anche perché anticipatore delle future dinamiche del fatturato.

Figura 10.9 - Ordini interni/ esteri e totali (numeri indice) - Artigianato. Fonte: elaborazione CCIAA Sondrio su dati Unioncamere Lombardia.

figura 10.9.jpg

Nello specifico, la figura 10.9 mostra l'andamento delle serie storiche relative a ordini interni esteri e totali sulla base dei dati forniti da Unioncamere Lombardia. Le linee tratteggiate evidenziano invece i trend di lungo periodo che possono essere osservati relativamente alle variabili in esame. Pertanto è possibile effettuare le seguenti osservazioni:

- tutte le serie mostrano un trend positivo dal 2002 in avanti, con un rallentamento della crescita nel corso del 2008 in concomitanza con i primi effetti della crisi globale;

- nonostante gli ordinativi esteri mostrino un trend decisamente positivo, gli ordinativi totali mostrano comunque un trend ancora negativo;

- il peso degli ordinativi interni sul trend degli ordinativi totali è molto superiore a quello degli ordinativi esteri (secondo Unioncamere Lombardia, la percentuale degli ordinativi esteri è il 5,61% sul totale nel corso dell'ultimo trimestre del 2009);

- è necessario che si verifichi un'inversione di tendenza per gli ordinativi interni per permettere un'inversione di segno anche del trend totale degli ordini.

Pertanto, se ne conclude che l'artigianato dipende in larga misura dalle dinamiche del mercato interno e non è in grado di capitalizzare al meglio l'opportunità legata alla ripresa degli ordinativi esteri che sono però marginali rispetto al business complessivo.

Questa stessa dinamica appare evidente anche nell'analisi dei dati legati al fatturato come da figura 10.10 di seguito riportata che rappresenta la serie storica del fatturato scomposta nelle sue due componenti legate al fatturato interno ed estero. Sebbene caratterizzate da una forte stagionalità, le curve tratteggiate rappresentano i trend delle serie storiche in esame che permettono di evidenziare i rispettivi andamenti di lungo periodo.

Figura 10.10 - Fatturato interno, estero e totale (numeri indice deflazionati) - artigianato manifatturiero - Sondrio. Fonte: elaborazione CCIAA Sondrio su dati Unioncamere Lombardia

figura 10.10.jpg

 

Pertanto, si osserva che il trend delle tre serie storiche è abbastanza regolare, con una leggera crescita dal 2002 fino al 2008 cui ha fatto seguito un calo significativo nel corso del 2009. Tuttavia, sebbene il fatturato estero negli ultimi trimestri del 2009 sia in decisa risalita ricalcando così la dinamica degli ordinativi esteri osservata in precedenza, l'effetto positivo sul fatturato totale è pressoché nullo.

Infatti, la dinamica del fatturato totale appare legata a doppio filo con quella del fatturato interno rendendo assolutamente marginale la buona performance della produzione estera. Inoltre, il tasso di utilizzo degli impianti illustrato in precedenza mostra come vi sia ampio margine produttivo da destinare ai mercati esteri. Pertanto, questa scarsa rilevanza dell'internazionalizzazione delle imprese artigiane della provincia di Sondrio appare quindi come un collo di bottiglia per la ripresa delle attività.

D'altra parte, si rileva anche che dal punto di vista della forma societaria a fine 2009 il 71% delle imprese artigiane attive è costituito da imprese individuali (3.649)[1]. Pertanto, si può desumere che le imprese artigiane abbiano difficoltà nel raggiungere la massa critica di risorse necessaria per competere con successo sui mercati internazionali. La competizione internazionale richiede infatti competenze specifiche che per esprimersi al meglio hanno bisogno di aziende con una struttura adeguata. E' necessario poter contare su personale con una buona conoscenza delle lingue straniere, in grado di individuare i bisogni dei mercati su cui si intende operare (business intelligence, analisi di mercato,...), un team di ricerca e sviluppo in grado di mettere a punto prodotti nonché stabilimenti adeguati e una rete sul territorio che permetta di distribuirli e fornire un'assistenza adeguata. Una tale struttura richiede anche doti di managerialità notevoli da parte dell'imprenditore nonché un ingente impegno finanziario. In tal senso, è indispensabile anche una grande opera di supporto da parte degli istituti bancari nel fornire le risorse necessarie per questo salto dimensionale. In periodi di forte crisi finanziaria come quello appena attraversato (e sotto molti aspetti ancora non concluso), appaiono evidenti le difficoltà nel reperire le risorse necessarie per affrontare le sfide e le opportunità dei mercati internazionali quando è spesso in gioco la sopravvivenza stessa dell'impresa nel breve periodo. Tuttavia, l'intero comparto artigiano potrebbe trovare notevole giovamento nel cercare di aprirsi rispetto alla attuale situazione (solo il 5% degli ordinativi sono esteri secondo i dati di Unioncamere Lombardia) per poter cogliere le opportunità di crescita e di sviluppo presenti sugli altri mercati.Un quadro riassuntivo dei dati relativi ai trimestri 2008 e ai trimestri 2009 per l'artigianato manifatturiero nelle variazioni tendenziali è fornito dalla figura 10.11. Si nota che le variazioni rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente confermano dati negativi per gli ordini interni. Segno negativo nei dati di flusso ha anche il fatturato interno (a differenza delle variazioni congiunturali che segnano un dato positivo).

Figura 10.11 - Variazioni tendenziali (corrette per i giorni lavorativi) delle principali variabili settore artigianato. Fonte: Unioncamere Lombardia

 

2008

2009

Trimestri

 

1?

2?

3?

4?

1?

2?

3?

4?

Produzione

 

-1,32

-2,64

-1,90

-3,21

-4,24

-5,53

-3,68

-3,92

Tasso di utilizzo degli impianti

(1)

66,21

66,55

67,29

64,74

56,07

65,14

63,70

72,33

Ordini interni

 

10,27

9,10

0,95

-3,81

-12,63

-12,12

-1,05

-6,66

Ordini esteri

4,77

1,21

-6,55

-0,87

14,72

-2,57

0,72

1,81

Periodo di produzione assicurata

(2)

39,39

41,27

36,37

40,08

32,08

25,07

27,72

34,30

Giacenze prodotti finiti

(3)

0,00

-9,09

-4,55

-10,81

-5,56

23,53

-12,50

-16,67

Giacenze materiali per la produzione

(3)

-1,82

-7,94

-1,92

-2,70

-12,76

7,14

2,32

-3,92

Fatturato interno

-5,07

-5,80

-6,67

-7,50

-10,38

-11,84

-5,45

-6,59

Fatturato estero

 

-2,01

-6,27

-9,84

-6,49

-5,35

-3,67

2,47

2,09

 

(1) Tasso di utilizzo degli impianti nel trimestre

(2) Numero di giornate lavorative assicurate dal portafoglio ordini a fine trimestre

(3) Saldo (punti %) valutazioni eccedenze-scarsità (dato grezzo)

Osservando gli indicatori occupazionali relativi all'artigianato (figura 10.12), si osserva che, come registrato per l'industria, a fine 2009 il flusso torna ad avere un tasso di ingresso minore rispetto a quello di uscita per cui il saldo, che era stato positivo nel secondo e terzo trimestre 2009, è negativo.

Figura 10.12 - Indicatori occupazionali artigianato. Fonte: Unioncamere Lombardia

Tassi %

Trimestri

Ingresso

Uscita

Saldo

1-2005

n.d.

n.d.

n.d.

2-2005

4,96

3,76

1,20

3 2005

3,04

3,31

-0,27

4 2005

2,15

4,13

-1,98

1-2006

3,54

2,43

1,11

2 2006

7,28

3,88

3,40

3 2006

4,82

4,45

0,37

4 2006

5,12

4,74

0,38

1-2007

5,08

2,18

2,90

2-2007

5,13

2,14

2,99

3-2007

3,30

4,40

-1,10

4-2007

3,93

3,51

0,42

1-2008

3,10

3,57

-0,48

2-2008

4,33

3,30

1,03

3-2008

2,94

3,92

-0,98

4-2008

1,96

4,27

-2,32

1-2009

2,33

3,89

-1,55

2-2009

2,05

2,05

0,00

3-2009

3,98

3,45

0,53

4-2009

2,15 

3,10 

-0,95 

Alla fine dell'anno 2009, per quanto riguarda gli investimenti effettuati dalle aziende del settore artigiano manifatturiero in provincia di Sondrio, secondo i dati rilevati nel campione dell'indagine congiunturale di Unioncamere Lombardia, si registra la situazione seguente (su un campione di 52 aziende): il 38,5% delle aziende ha fatto investimenti nell'anno 2009; il 32% prevede di fare investimenti nel 2010. Il 64% delle imprese del campione ha investito in modo uguale rispetto all'anno precedente, mentre il 29,4 ha investito di più che nell'anno precedente. A proposito delle previsioni, solo il 22% prevede di investire di più rispetto al 2009, mentre la maggior parte delle aziende intervistate (74%) prevede di effettuare investimenti in modo sostanzialmente equivalente al 2009.

Dal punto di vista della tipologia di investimenti effettuati, anche qui per la maggior parte dei casi si tratta di investimenti in macchinari (in oltre il 70% dei casi) con un peso rilevante (superiore al 30% dei casi) di investimenti in informatica ed in fabbricati.

Un confronto con la Lombardia

E' opportuno osservare l'andamento dell'artigianato manifatturiero in provincia di Sondrio a confronto con quello regionale della regione Lombardia, per le variabili principali, occupazione, fatturato, produzione industriale e tasso di utilizzo degli impianti.

La figura 10.13 mostra come riguardo all'occupazione i valori indice relativi alla Lombardia abbiano avuto un andamento sempre negativo dal 2001 (rispetto al valore base 100), con un'accentuazione dell'andamento negativo dall'inizio della crisi in avanti. In questo contesto, invece, la provincia di Sondrio ha avuto andamenti più variabili, con un rallentamento nella diminuzione dell'occupazione dal secondo trimestre del 2008 ma con un rallentamento nella riduzione nell'ultimo anno.

Figura 10.13 - Occupazione - variazione congiunturale destagionalizzata anni 2001-2009 confronto fra Lombardia e provincia di Sondrio - artigianato manifatturiero. Fonte: elaborazione CCIAA Sondrio su dati Unioncamere Lombardia

figura 10_13.jpg

 

La figura 10.14 mostra, invece, come, la provincia di Sondrio, per la produzione industriale nel settore artigiano manifatturiero, sia pure con andamenti caratterizzati da grande variabilità, abbia avuto un andamento sostanzialmente migliore di quello regionale (tranne per il periodo luglio 2006/ aprile 2007, in cui la provincia è in controtendenza rispetto alla regione) e questo si veda soprattutto dall'inizio della crisi in avanti (da gennaio 2008) con una performance meno negativa.

Figura 10.14 - Artigianato manifatturiero - Produzione industriale - variazione tendenziale corretta per i giorni lavorativi- anni 2003-2009 confronto Lombardia e provincia di Sondrio. Fonte: elaborazione CCIAA Sondrio su dati Unioncamere Lombardia

Figura 10_14.jpg

La figura 10.15 mostra come anche per il fatturato nel settore artigiano manifatturiero la dinamica della provincia di Sondrio sia - in particolare dall'inizio della crisi in avanti - meno negativa di quella della Lombardia

Figura 10.15 - Artigianato manifatturiero - Fatturato totale- variazione tendenziale deflazionata e corretta per i giorni lavorativi - anni 1998-2009 - confronto Lombardia e provincia di Sondrio. Fonte: elaborazione CCIAA Sondrio su dati Unioncamere Lombardia

Figura 10_15.jpg

*

NOTE

  • [1] Osserviamo inoltre che per effetto della crisi il numero delle imprese artigiane individuali è tornato ai livelli del primo semestre 2005.